Purtroppo danni materiali si sono avuti anche a edifici civili che si trovavano a una certa distanza dal nascondiglio dei criminali che é stato letteralmente polverizzato. Da quando sono stati scacciati da Aleppo e dai dintorni di Damasco l'unica arma rimasta in mano ai mercenari wahabiti sono le autobombe, con cui colpiscono vigliaccamente alla cieca nel velleitario tentativo di "punire" la popolazione civile che non ha mai abbandonato la fedeltà al Presidente Assad e al suo Governo. Ancora nel week-end artificieri dell'Esercito siriano, allertati dalla popolazione dell'hinterland della capitale hanno disinnescato un'autobomba carica di centinaia e centinaia di chili di esplosivo che poteva fare una grave strage se fosse stata lanciata contro un obiettivo a Damasco.
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