I documenti intercettati e pubblicati dal canale libanese Al-Manar denotano come ogni maggiore operazione che abbia visto coinvolti i mercenari wahabiti (uniti di volta in volta a fondamentalisti indigeni o a elementi della criminalità organizzata locale) si sia risolta con un grave rovescio e che anche la leggendaria generosità dei nababbi sunniti di Qatar e Arabia Saudita si sia piuttosto "raffreddata" di fronte alla sequela di costose sconfitte.
Inoltre voci sempre più insistenti danno ormai per firmati tutta una serie di contratti per la ricostruzione e il potenziamento della rete infrastrutturale siriana dopo il termine delle ostilità: segno chiaro che Assad non ha alcuna intenzione di fare 'passi indietro'; la parte del leone nella contrattazione degli appalti in questione l'avrebbero fatta le aziende russe e iraniane.
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