"Bombe su Damasco entro martedì, mercoledì al massimo!" era il grido di guerra degli yankee e dei loro sodali europei durante lo scorso week-end...adesso, a una settimana esatta da quando esso venne lanciato, sembra che un vasto movimento di 'decelerazione' di 'rimodulazione' e di 'ri-frasaggio' delle intenzioni anglo-NATO-americane stia decisamente puntando in direzione opposta a un rapido intervento militare contro Damasco. Chi lo sa, potrebbe essere tutta una finta, potrebbe essere un 'gambit' per far entrare Bashir al-Assad in uno stato di ingannevole tranquillità e poi colpirlo a tradimento (in questo caso si potrebbe ascrivere al campo imperialista persino un certo acume tattico, per quanto furbesco e contadino).
Tuttavia, riportando freddamente i fatti, dobbiamo registrare le dichiarazioni del Premier canadese Harper che ha annunciato che il suo paese non prenderà parte ad alcuna iniziativa militare, mentre anche i portavoce dell'Eliseo che fino ad avantieri battevano imperterriti i tamburi di guerra, adesso usano tutt'altro linguaggio, ma il vero 'capolavoro' lo ha fatto il "Professionista in Sconfitte" David Cameron, leader 'tory' inglese che, dopo esser riuscito a pareggiare coi Liberaldemocratici (la 'terza ruota' della bicicletta parlamentare inglese) un'elezione politica in cui veniva dato schiacciante vincitore, é riuscito a incassare una cocente bocciatura parlamentare della sua risoluzione anti-Siria per quanto riveduta, corretta ed espurgata dei toni più imperiosamente minacciosi.
Calcolando disastrosamente male l'atteggiamento verso il documento dei rappresentanti laburisti (o forse fidandosi eccessivamente delle credenziali sioniste del lobbista israeliano David Milliband) Cameron ha visto il suo documento affondato senza pietà e, con esso, il suo prestigio politico personale, tanto che più di un osservatore politico di Westminister ha dichiarato che il voto di ieri mette in discussione la diarchia Cameron-Clegg e potrebbe aprire una crisi di Governo, durante la quale certamente Londra non potrà impegnarsi in alcuna avventura militare.
Insomma, "La confusione é grande sotto il Cielo" e, mentre le navi russe continuano a incrociare di fronte alle coste siriane, mentre gli ispettori ONU e gli investigatori indipendenti trovano sempre nuove prove riguardo all'uso di armi chimiche da parte dei terroristi wahabiti, mentre l'ONU, lentamente, sembra recuperare il suo ruolo centrale nella vicenda, noi ringraziamo che al popolo e al Governo di Damasco sia stata risparmiata, almeno per un giorno ancora, l'offesa delle arroganti armi imperialiste.
Inizia la danza del culattocrate in minoranza.
RispondiEliminaNon mi piace fare previsioni ma non lo vedo bene in futuro, può sempre allevare maiali per affinità elettiva ma non in Scozia altrimenti la "salmonano" ipso facto.
Ivan
hahaha vorrei ricordare a tutti che i francesi non vincono una guerra da parecchio tempo, i siriani non hanno niente da temere, lol
RispondiEliminaCari amici,NON fidatevi,ripeto,NON fidatevi mai dei servi dei plutocrati,non hanno onore,ideale,fede,dignità,ragionano solo con la forza delle armi e sì fermano solo con la cocente sconfitta.
RispondiEliminaW L'ASSE DELLA RESISTENZA