sabato 31 agosto 2013

Altri due "papaveri" dell'Ikhwan in manette, mentre falliscono le proteste organizzate dopo le preghiere!

Si nascondevano in una casa popolare a poche centinaia di metri dal sito archeologico di Giza, proprio vicino alle millenarie piramidi, Mohamed el-Beltagi e Khaled Al-Azhari, dirigenti di rango della Fratellanza Musulmana che sono caduti nelle mani delle autorità nell'ambito della vasta retata mirata a 'decapitare' l'organizzazione islamista dopo la rimozione dal potere dei suoi esponenti.

Beltagi non aveva esitato a mandare i propri stessi figli a manifestare in piazza dopo la deposizione del tentennante e inefficiente Mohammed Mursi dalla poltrona presidenziale, col risultato di vedere la propria figlia diciassettenne morire in circostanze non chiarite il giorno prima di Ferragosto.
 Nel frattempo, nonostante i disperati tentativi della propaganda filo-Ikhwan del canale 'Al-Jazeera' di fare apparire i loro raduni come folle oceaniche i pochi dispersi e intimoriti dirigenti della Fratellanza rimasti a piede libero stanno fallendo nel mantenere 'alta' la temperatura della piazza, in quello che doveva essere "Un Venerdì di Collera" dopo le consuete preghiere settimanali solo poche migliaia di militanti in tutto il paese si sono radunati a manifestare, suscitando scontri e disordini che si sono conclusi con tre morti.

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