Ad alcuni mesi dalla tragica strage di Ruwais quando un'autobomba colpì il cuore del quartiere sciita di Beirut Sud causando dozzine di morti e centinaia di feriti cominciano a emergere dettagli sulle modalità e le responsabilità dell'attentato grazie ai grandi progressi fatti dagli inquirenti nell'inchiesta relativa.
L'autobomba era una BMW comperata dall'originale proprietario Nada Salman, nativo di Moutsaibeh e residente a Aliyeh. Acquirente era un uomo di Ersal, località nota per la presenza di gruppi takfiri vicini all'Alleanza 14 Marzo.
Il takfiro di Ersal ha ceduto la BMW al concittadino Omar Atrash; questo nome appariva già nei file delle indagini sugli attentati a personale dell'Esercito libanese avvenuti nel corso dell'ultimo anno, segno che la matrice wahabita é comune per questo genere di delitti.
Atrash insieme a dei complici ha caricato di esplosivo l'auto e ha sostituito la targa con una falsa. A portare la BMW nel quartiere sciita é stato il cittadino siriano Mohamed al-Karouni, ripreso da telecamere di sorveglianza alla guida del mezzo un paio di giorni prima della sua esplosione.
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