domenica 22 settembre 2013

Cittadino palestinese esasperato dalla prigionia decennale del fratello (senza accuse!) uccide militare sionazista in Cisgiordania!

Secondo quanto riportato dall'emittente iraniana PressTV Nidal Amer, un cittadino palestinese abitante della Cisgiordania illegalmente sottoposta all'occupazione militare del regime ebraico avrebbe catturato e giustiziato un soldato sionazista, tale Tomr Hazan (foto sotto) nella speranaza di negoziare la restituzione del suo cadavere con la liberazione del fratello, Nureddin Amer, da oltre un decennio sottoposto a 'detenzione amministrativa'.

Tale mostruoso istituto, lo abbiamo già detto più volte, permette al regime sionista razzista di tenere in prigione a tempo indeterminato chiunque voglia senza dover produttre o giustificare uno straccio di prova.
Siamo certi che nella mandira di giornalisti-letamai allevati negli ultimi 20 anni a suon di shekel si troverà qualcuno disposto a piangere l'SS sionista, noi consideriamo semplicemente che il morto sia perito come conseguenza delle disumane politiche di occupazione e persecuzione del regime di Tel Aviv.

La lotta del cittadino di Qalqiliah, per noi, rimane coperta dal Naturale Diritto alla Resistenza di tutti i popoli oppressi.

3 commenti:

  1. Ecco com'è andata davvero... su un forum di un giornale c'era un anonimo, sionista radicale, che vomitava insulti su insulti ai Palestinesi, riportando la notizia, SENZA specificarne il vero motivo all'origine, ma facendo apparire la cosa come un omicidio senza motivo! Maledetti sionisti! Che Merde...

    ... e tutte gli altri utenti pecora a ruota, che davano ragione a questo imbecille...

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  2. Forse tenendolo in vita avrebbe avuto maggior potere di trattativa annche se bisogna riconoscere che un cadavere è meno esigente anche se puzza dopo un pò non parla e non strilla.

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  3. E' stato un atto dovuto all'esasperazione; Non è stato un bel gesto, anche perchè non ha risolto nulla, ma bisogna comunque tenere ben presente che dal punto di vista del Palestinese Nidar Amel, egli ha tutte le ragioni di questo Mondo. I Palestinesi sono sottoposti ad ogni genere di brutali soprusi da parte dei sionisti, quindi pur non condividendo il gesto in questione, lo comprendo benissimo. La pressione psicologica e le condizioni alle quali purtroppo sono sottoposti i Palestinesi, noi neanche ce le immaginiamo lontanamente!

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