Nella giornata di ieri almeno venti tra motobarche e vascelli da pesca "Hasaka" carichi dei loro equipaggi e di delegazioni di attivisti umanitari arabi e internazionali hanno salpato dalle coste di Gaza puntando verso il largo e navigando ben oltre il 'limite' (illegale) di Sei Miglia Nautiche imposto ai pescherecci palestinesi dalla Marina sionazista (per impedire loro l'accesso alle acque più pescose e limitare la capacità di procurarsi cibo autonomamente).
Le motovedette di Tel Aviv non si sono azzardate a prendere inziative contro la flotta palestinese che dopo diverse ore é tornata verso la costa; alcune imbarcazioni sono anche riuscite a calare le reti, in un ulteriore gesto di sfida vittoriosa alle imposizioni del regime ebraico di occupazione.
Circa trecento persone hanno preso parte alla manifestazione il cui scopo dichiarato era "Mettere sotto pressione l'occupazione e le sue politiche sanzionatorie e vessatorie nei confronti dei lavoratori e del popolo di Gaza", come ha spiegato ai microfoni dei media Majed Abu Salama, portavoce degli organizzatori dell'evento.
Nessun commento:
Posta un commento