Lo scrittore e analista turco di origine armena Muharram Baiarktaran ha recentemente dichiarato in un pezzo pubblicato dallo "Yeni Massage" che l'unica 'via d'uscita' dall'impasse politica e morale in cui Erdogan si é ritrovato gettando alle ortiche anni di politica amichevole verso Assad per diventare sponsor di terroristi assassini che dalla Turchia hanno invaso la Siria sia "Il ripristino delle relazioni con la Siria, la chiusura dei valichi di frontiera ai terroristi e la presentazione di scuse ufficiali al popolo siriano".
Baiarktaran nel suo articolo osserva come Assad rappresenti un raro esempio di leader coerente e coraggioso che ha scelto le incertezze di una lotta giusta all'accettazione di imposizioni inique da parte di poteri prevaricanti che apparentemente avrebbero potuto avere facilmente la meglio su di lui ma che invece si sono scontrati con un muro di dignità, determinazione e col leale sostegno degli alleati storici della Siria che non hanno lasciato nulla di intentato per aiutarla e rafforzarla.
Ormai Erdogan non ha alcun modo di salvare i cocci del suo progetto egemonico sul mondo arabo e il Medio Oriente, ma, con iniziative realistiche e coraggiose può ancora tentare di evitare di venire ricordato in futuro come l'ennesimo vendipatria turco al servizio dei diktat di Usa, Nato e Israele (e, in questo specifico caso, anche della Fratellanza Musulmana).
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