Passare nel giro di un anno da virtuale Padrone del paese a detenuto in fase di giudizio; tale é stata la brusca parabola del destino di Mohamed Badieh, leader supremo della Fratellanza Musulmana che ha scambiato i panni del 'kingmaker' e burattinaio del cosiddeto 'Presidente' Mohammed Morsi con quelli del galeotto portato a comparire di fronte al tribunale.
Arrestato lo scorso 20 agosto a Nasr City al culmine delle retate anti-Ikhwan che hanno sigillato il 'voltar pagina' rispetto al periodo di Caos settario e divisivo in cui la Fratellanza Musulmana aveva gettato il paese, Badieh é ieri apparso di fronte alla Corte che lo giudicherà per la morte di dozzine di manifestanti uccisi durante le proteste dei mesi precedenti alla deposizione di Mursi e del Governo da lui nominato.
Badieh ha cercato di imbastire una debole linea difensiva sul fatto del non riconoscere l'autorità del tribunale e sul fatto che nessuno abbia aperto un'inchiesta sulla morte in piazza di suo figlio.
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