lunedì 2 dicembre 2013

I coraggiosi sciiti Houthi dello Yemen affrontano e sterminano 120 terroristi wahabiti nella Provincia di Saada!

Gli Sciiti Houthi sono l'etnia sciita dello Yemen che ha sempre resistito (anche con le armi, quando necessario) al regime liberticida di Sanaa, egemonizzato dai sunniti più conservatori e allineato con Washington e Riyadh; in prima linea nella contestazione del passato tiranno Ali Abullah Saleh (ora in esilio) nulla di più "logico" che questi usasse i suoi buoni rapporti con Riyadh (leggi: 'Al-Qaeda') per scatenare contro gli Houthi i più retrivi e brutali miliziani wahabiti che fosse possibile reclutare e finanziare nella penisola arabica e oltre.

Ma sappiamo tutti benissimo che oltre a grugnire: 'Allah Akbar', a colpire civili con vigliacche autobombe e a taglieggiare ragazzini che vendono caffé, i militanti di Al-Qaeda sono i peggiori combattenti del mondo e basta un'opposizione minimamente coerente e disciplinata a infliggere loro pesantissime perdite, come hanno dimostrato anche ieri i guerrieri Houthi attorno alla cittadina di Damaj, nella Provincia yemenita di Saada, quasi totalmente sotto il loro controllo.

Ben centoventi takfiri sono stati affrontati e sterminati fino all'ultimo da un numero pare largamente inferiore di combattenti sciiti, che li hanno bloccati su un terreno a loro vantaggioso e hanno poi proceduto a spegnere un nido di resistenza dopo l'altro in modo che non potessero sostenersi a vicenda. La notizia é stata riportata dal quotidiano yemenita "Al-Thawra".

Con 120 assassini wahabiti in meno siamo certi che l'antica "Arabia Felix" dei Romani recupererà un po' della pace di cui ha tanto bisogno.

9 commenti:

  1. Anche il mahdi army di al Sadr sterminó e torturó chiunque fosse sorpreso a vendere alcool, inoltre le milizie di al Sadr si scagliarono duramente contro i rifugiati palestinesi in iraq.
    É assurdo sostenere che il governo di Sahle supportava al qaeda visto che decine di soldati sono morti x mano di al qaeda durante la sua predinza e diversi funzionari e ministri del suo governo furono coinvolti in attacchi terroristici perpetrati proprio dagli estremisti qaedisti, inoltre i partiti islamisti sunniti (salfiti e fratelli musulmani) sono stati i più tenaci oppositori a Sahle, partecipando attivamente alle proteste del 2011.
    Se i sauditi hanno creato e controllano al qaeda perché l'arabia saudita ha subito un numero di attentati di matrice qaedista che supera decisamente quelli subiti da altri paesi (es Iran)

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    1. yadda yadda yadda HURR DE DURR derpderpderp...

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  2. Anch'io ci andrei piano con Saleh ed il governo di Sanaa: hanno fatto e stanno facendo il possibile per mantenere l'indipendenza nonostante siano schiacciati tra il martello (USA) e l'incudine (Arabia Saudita). Non hanno mai accettato di ospitare basi americane, sono destabilizzati da Al Qaida=Mossad=CIA e non hanno mai preso posizione contro Assad. Il conflitto tra sciiti e sunniti è alimentato ad arte dai sionisti e per tanto deve essere circoscritto ed isolato.

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    1. La preghiamo di informarsi, il dittatore Saleh non é più al potere da anni.

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    2. Caro Kahani, Saleh ha lasciato il potere nel 2011 sull'onda della "primavera araba" che in Yemen, come in Siria, è stata accompagnata dall'esplosione di Al Qaida=Mossad. Non entro in merito alla moralità e/o integrità di Saleh. Faccio notare solo come in una Penisola Araba di schiavi, lo Yemen fosse l'unico Paese non piegato agli interessi americani. Sebbene gli sciiti di Houthi siano alleati della Siria, non per questo bisogna necessariamente tacciare di wahabismo i loro nemici in Yemen, che è uno stato disgraziato e del tutto inoffensivo. I nemici sono i Saud e il clan del Qatar.

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    3. Ha un'idea strana dello Yemen, visto che dal 2000 é stato niente più che una Provincia a Stelle e Strisce governato da un 'Proconsole' Ebreo e sionista (l'Ambasciatore Feierstein) che dirigeva attacchi di droni 'a cazzo' che hanno fatto strage di civili...

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    4. Che gli americani facciano quel cazzo gli pare è un conto, che Saleh avrebbe fatto lo stesso senza un coltello puntato alla gola è un altro. Il nipote di Saleh, Generale di Brigata Yehya Saleh comandante delle forze di sicurezza, ha espresso il suo supporto ad Assad a più riprese.

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  3. Saleh ha lasciato il potere perché lo avevano quasi ucciso. Era molto molto vicino alla monarchia saudita che di fatto lo proteggeva e lo supportava, è stata l'arabia saudita che ha fatto pressione sugli USA perché il potere fosse mantenuto nelle mani del partito di saleh (infatti ora l'attuale presidente dello yemen è il vice presidente di saleh) in modo che il governo yemenita potesse restare sotto l'egida di riad (e infatti, nonostante il cambio di regime, lo yemen entrerà a far parte del CCG nel 2015 se non erro). Ciò che molti confondono è il fatto che sulle primavere arabe (siria esclusa) gli atteggiamenti del qatar e dei saud furono totalmente diversi: il qatar ha guadagnato dalla rivolta in tunisia, egitto, yemen, libia...l'arabia saudita si è vista sottrarre tutti i governicchi su cui aveva sempre contato x mantenere inalterati gli equilibri regionali pre primavere arabe (tolto gheddafi, con cui l'arabia saudita non aveva buonisimi rapporti, ma era senza dubbio molto meglio dei fratelli musulmani filo qatarioti)

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