Ali al-Awour era un bambino di appena sette anni, residente a Beit Lahiya, nel ghetto assediato di Gaza, che rimase coinvolto giorni addietro nella palla di fuoco provocata dal missile sionazista che assassinò suo zio.
Ricoverato in gravissime condizioni Ali ha lottato strenuamente, mal coadiuvato dalle insufficienti cure che a feriti della sua gravità é possibile fornire nell'enclave litoranea palestinese, come risultato dello shylockiano strangolamento sionista.
Adesso, divenuta l'ennesima vittima dello stillicidio genocida sionista contro Gaza, Ali al-Awour ci chiede di non dimenticarlo e di moltiplicare i nostri sforzi di sostegno non all'impostura delle 'trattative', non al miraggio della 'riconciliazione' ma alla Resistenza Armata: l'unico sentiero che può portare a risultati chiari e definitivi contro il Moloch sionista che capisce solo il linguaggio delle armi e delle sconfitte subite.
Nessun commento:
Posta un commento