"Senza di noi, l’Isis sarebbe già a Beirut!"
Questo è ciò che il segretario generale di Hezbollah Sayyed Hassan Nasrallah ha dichiarato in un discorso a porte chiuse, domenica scorsa, alla presenza dei membri dell'organizzazione giovanile di Hezbollah, "Kachafet al-Mahdi", i cui estratti sono stati resi noti dal quotidiano libanese As-Safir.
Sayed Nasrallah ha commentato l'offensiva dell'ISIL, lo Stato islamico in Iraq e il Levante, contro la capitale della provincia di Ninive, nel nord dell'Iraq e in altre regioni irachene. A questo proposito, ha accolto con favore l'editto religioso (fatwa) emesso dalle autorità religiose sciite, sulla chiamata alle armi contro i terroristi.
"L'obiettivo non è solo proteggere una comunità ma l'intero Iraq", ha precisato.
Il leader di Hezbollah si è interrogato sella partecipazione dei paesi del Golfo e di altri stati regionali in Iraq, su quelli che beneficiano di ciò che sta accadendo e la reale posizione americana diversa da quella mostrata da questa amministrazione
Ha assicurato che la magia finirà per rivoltarsi contro il mago. "Sono finiti per sempre i giorni in cui lasciavo fare chi voleva distruggere o profanare i santuari religiosi",ha giurato Nasrallah.
Sulla situazione in Libano e Siria,
Sayyed Nasrallah ha di nuovo messo in rislato il ruolo benefico svolto dalle Hezbollah in Siria: "Se non fossimo intervenuti al momento giusto in Siria e nel modo giusto, l’Isis sarebbe già in Beirut” ha spigato.
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