La Guida Suprema della Rivoluzione Islamica, Ayatollah Ali Khamenei, ormai dimesso dalla struttura sanitaria dove ha trascorso qualche giorno dopo la piccola operazione chirurgica affrontata la scorsa settimana ha rivelato che, nei giorni uggiosi della convalescenza, ha provato "molto divertimento" ascoltando le pompose e insincere dichiarazioni dei rappresentanti Usa in merito alla loro pretesa 'crociata' anti-ISIS.
Khamenei ha spiegato che, come é chiaro da chiunque ascolti con mente aperta le notizie che vengono dall'Irak, é stato il popolo del paese mesopotamico a bloccare le avanzate dei terroristi takfiri e a respingerli sempre più indietro, non certo la 'coalizione' organizzata a parole da Obama e che cela l'unica ragion d'essere nel desiderio della Casa Bianca di tornare a giocare un ruolo militare in Mesopotamia.
Khamenei ha aggiunto che fin dall'inizio della 'sciarada' dell'ISIS la Repubblica Islamica ha rifiutato con fermezza qualunque genere di cooperazione con gli Usa e che quindi il fatto di non essere stata invitata alla falsa e ipocrita conferenza di Parigi (dove invece era ben presente il Qatar, insieme alla Turchia il massimo creatore e finanziatore dell'ISIS) é per la nazione iraniana un punto di orgoglio e un onore.
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