Circa quaranta tra morti e feriti si sono registrati intorno all'aeroporto di Bengasi nel corso di violenti scontri armati tra le truppe leali all'Ex-capo di SM di Gheddafi, Generale Khalifa Haftar e miliziani wahabiti finanziati dal Qatar e dalla Turchia.
Il Brigadiere Saqer al-Joroushi, capo delle 'forze aeree' di Haftar e comandante dell'ultima piazzaforte bengasina rimasta al generale dopo il rovescio subito a inizio agosto (quando le sue truppe vennero sloggiata dal principale accantonamento che occupavano vicino alla seconda città libica) ha dichiarato che tutte le strutture dell'aerodromo sono state difese con successo e che, grazie agli sforzi dei tecnici (e probabilmente a rifornimenti di parti di ricambio, munizioni e carburante provenienti dall'Egitto), quattro elicotteri da combattimento e quattro jet MiG di diverso modello stanno venendo riattati alla condizione operativa.
Haftar é riuscito a garantirsi e a mantenere una piccola componente aerea operativa a fianco alle sue forze di terra e finora l'ha già utilizzata diverse volte; questo però non é bastato a garantirgli successi decisivi, forse i nuovi mezzi faranno pendere finalmente la bilancia a suo favore?
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