sabato 24 gennaio 2015
"Dodici ore per una congiura di palazzo", su PALAESTINA FELIX, in ESCLUSIVA, tutto quel che é successo a Riyadh!!
Voi tutti che leggete e seguite costantemente PALAESTINA FELIX potete essere SEMPRE certi di una cosa: leggendoci avrete accesso a informazioni ESCLUSIVE, totalmente ignorate dai media generalisti, addirittura ORE o GIORNI prima che vengano menzionate da altri outlet, anche di calibro internazionale; abbiamo amici, abbiamo contatti, abbiamo fonti che spesso e volentieri ci hanno permesso di battere sul tempo e sulla precisione persino outlet milionari, che contano mezzi finanziari ed esposizione per noi semplicemente impensabili.
Adesso, grazie a queste fonti, sappiamo darvi IL QUADRO COMPLETO di quanto é successo dietro le quinte dell'illamentabile morte del tiranno di Riyadh, traditore dell'Islam e del mondo arabo, Abdallah bin Abdulaziz Saoud.
Appena trasformatosi in cadavere il vecchio sovrano, un turbinio di agguati, voltafaccia e pugnalate alle spalle (metaforiche, anche se c'é mancato poco) ha scosso i palazzi dorati di Casa Saoud, con alleanze e patti decennali che sono stati infranti in un batter di ciglia.
Innanzi tutto la TV di Stato saudita ha continuato per parecchio tempo la programmazione "normale" mentre il network MPC ha interrotto le trasmissioni mettendo sugli schermi il Corano a mo' di monoscopio, operazione che in Arabia Saudita significa 'lutto nazionale'.
Cosa vuol dire questo? Come poteva un network 'privato' (nulla é veramente privato in Arabia Saudita) sapere della morte di Abdallah prima della TV ufficiale?
La risposta si trova nel fatto che MPC é una rete controllata dalla famiglia del Principe Salman, che quindi voleva a tutti i costi che la notizia della morte del Re "filtrasse" il prima possibile, mentre i fedeli del vecchio sovrano avrebbero preferito differirla, di quanto non ci é dato saperlo perché, vistisi 'bruciati' anche i dirigenti della TV di Stato hanno dovuto adeguarsi.
Re Salman e il suo circolo hanno subito iniziato a fare strame di tutte le decisioni e indicazioni di Abdallah per la transizione futura; perlomeno di quelle che si sono potuti permettere di toccare e rovesciare senza destare troppo scandalo: quindi il successore designato alla morte dell'attuale Re Salman rimane sempre il Principe Muqrin (ma tutto può ancora succedere), però il figlio trentacinquenne Mohammed bin Salman é stato creato immediatamente Ministro della Difesa (succedendo al padre 'promosso' sovrano) e ancora più importante, Segretario Generale della Corte Reale, spodestando il vecchio potentissimo Visir Khaled al-Tuwaijiri, su cui torneremo subito.
Salman ha nominato Mohammed bin Nayef Ministro dell'Interno, 'spiazzando' Meteb, figlio di Abdallah, che avrebbe dovuto salire a quella posizione alla morte de padre.
Come si vede, un vero e proprio 'colpo di mano' che installa fedelissimi del nuovo Re in tutti i gangli più importanti dello Stato, da cui si amministra la guerra e laviolenza politica.
Ma questo non é tutto, dicevamo prima del benservito dato al Visir Al-Tuwaijiri; questa mossa é stata sicuramente la più dirompente, visto che la famiglia Tuwaijiri si tramandava il posto di Segretario di Corte da generazioni ed é addentro a tutti i meccanismi, i piani e gli intrighi dei Re di Casa Saoud: é per tramite di Tuwaijiri che il defunto Abdallah ha aiutato il Generale Al-Sisi a sconfiggere Mohammed Mursi, ma ha anche inviato le truppe saudite e i mercenari pachistani contro il popolo del Bahrein, ha gestito la repressione degli Sciiti di Qatif e Awamiyah e soprattutto ha inviato centinaia di milioni di dollari ad Al-Qaeda, al fronte Al-Nusra e anche a certi comandanti dell'ISIS (ma solo alcuni, visto che in maggioranza il Daash é filo-qatariota).
Se Abdallah fosse vissuto sarebbe stato attraverso Tuwaijiri che avrebbe mosso le sue pedine terroriste per cercare di fermare l'avanzate degli Houthi in Yemen; mentre ora al suo posto c'é un 35enne inesperto più abituato a tirare mazzi di banconote da cento dollari alle spogliarelliste e a gozzovigliare con scotch e champagne piuttosto che a gestire la politica 'nera' di uno dei regimi più crudeli e spregiudicati del Medio Oriente.
Abdallah aveva temporeggiato in Yemen sperando di poter cogliere l'attimo in cui gli Houthi avrebbero distrutto il potere degli Ikhwaniti di Islah, fedeli al Qatar, per poi respingerli grazie ai suoi lacché wahabiti e presentarsi così come il 'salvatore' del successore del tiranno Saleh, il Presidente Hadi. Adesso invece Hadi ha rassegnato le dimissioni e gli Houthi controllano il 60 per cento del paese.
Il tentativo di Re Salman di rivoluzionare a suo favore gli assetti del regno potrebbe risolversi in una colossale sconfitta per gli interessi politici sauditi a partire dalla stessa Penisola Arabica.
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"mentre ora al suo posto c'é un 35enne inesperto più abituato a tirare mazzi di banconote da cento dollari alle spogliarelliste e a gozzovigliare con scotch e champagne"... oltre a impizzarsi il naso con piramidi di cocaina...
RispondiEliminaLOL! Quando passa lui c'é la neve anche in Arabia Saudita
EliminaSig Kahani , grazie ancora per quello che fa! Ci interessa tanto quello che succede adesso li e vogliamo sapere di più,è tutto quello che accadrà! E molto, ma troppo importante questo soggetto. Pls, ci tenga informati. Grazie ancora.
RispondiEliminaPs- da ormai un anno, nn ho smesso più a leggere i suo blog!ma nn solo, da qua ho scoperto anche IRIB e altri ancora. Prego per lei, e per tutti quanti!