domenica 5 aprile 2015

Hezbollah in Siria distrugge una base dell'ISIS con tre missili da battaglia!

Tre missili da battaglia di grande calibro, probalibmente della serie "Fajr", sono stati lanciati da militanti di Hezbollah schierati in Siria contro una base dell'ISIS che si trovava a 60 Km a Nordest di Damasco, nella regione di Khachaat, distruggendola completamente.

La notizia é stata riportata dal quotidiano libanese "Daily Star" e sembrerebbe confermata, almeno a livello non ufficiale, da fonti interne a Hezbollah; evidentemente questa ammissione é volta a confermare alle parti interessate che il lungo impegno in Siria dell'organizzazione di Resistenza sciita non ha per nulla degradato le sue capacità di utilizzare armamenti complessi e precisi come i 'battlefield rockets' di produzione iraniana.

Non vi sono, d'altra parte, informazioni sicure sul numero di perdite inflitte all'ISIS da questa operazione degli uomini di Nasrallah, né da parte del 'Daash' né da parte del Governo Siriano.

La zona intorno a Damasco é stata oggetto recentemente di molte operazioni delle forze governative siriane e delle milizie sue alleate, anche se esse si sono concentrate più nel versante meridionale, verso il Golan e la zona di Daraa.

3 commenti:

  1. che gli Hebollah avessero i missili e li sapessero utilizzare non mi semmbra una novità,li hanno utilizzati tempo fà anche contro gli Israeliani con il risultato di lasciarli un pò shoccati.Se hanno deciso di usarli contro l'ISIS hanno fatto benissimo!

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    1. Quelli usati alle Shebaa Farms erano missili anticarro, questi sono razzi da battaglia da 333mm, c'é una grande differenza tra i due. Alcuni commentatori pessimisti avevano detto che impegnandosi pesantemente sul terreno in Siria Hezbollah avesse perso la capacità di usare con efficacia queste armi pesanti a grande gittata, perciò questo evento é una adeguata risposta ai portasfiga.

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  2. sono convinto che gli Hezbollah pesteranno il naso ai tagliagole nella Behaa ed i libanesi faranno lo stesso nele zone di confine con la Siria.

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