Sembrano lontanissimi (invece erano solo 15 mesi orsono) i tempi in cui l'ISIS avanzava in tutto l'Irak e sembrava dover costituire una seria minaccia all'autorità centrale di Bagdad; adesso non solamente l'organizzazione terroristica nata dagli ex-seguaci di Saddam Hussein é in ritirata su ogni fronte, schiacciata dalle forze combinate del Governo legittimo e delle milizie di mobilitazione popolare, ma, evidentemente a corto di fondi, ricorre a sistemi quantomeno 'bizzarri' per procurarsi contante.
E' quanto é successo a Hit, a oltre 150 Km dalla capitale, nella turbolenta provincia dell'Anbar, dove i residenti della cittadina si sono sentiti fare la seguente proposta: "Dateci 800 dollari a testa e vi lasceremo andare verso le zone controllate dalle truppe governative".
Una simile iniziativa denuncia quantomeno una grave crisi interna all'organizzazione terroristica, che evidentemente sa di non poter tenere la cittadina molto a lungo e ha deciso di 'monetizzare' la diffidenza e l'odio che i civili irakeni provano verso i suoi aderenti, per ottenere almeno un po' di denaro.
La somma di 800 dollari Usa é mediamente alta per un irakeno, ma non certo irraggiungibile.
che cosa hanno poi deciso gli irakeni?E' un ricatto bello e buono e non mi sembra che i tafkiri siano in condizioni da richiederlo...loro possono certo accoppare i civili irakeni,ma sono anche certi di essere accoppati dall'esercito e dalle milizie irakeni....quindi deve esserci una trattativa!
RispondiEliminaforse la soluzione è dare i soldi ai tafkiri, liberare gli irakeni e poi accoppare i tafkiri e naturalmente riprendersi i soldi!
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