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mercoledì 18 aprile 2012

La Commissione Elettorale egiziana rifiuta tutti gli appelli dei candidati esclusi dalle presidenziali!


Come era immaginabile la Suprema Commissione Elettorale egiziana ha respinto le richieste di appello alla sua precedente decisione di togliere dalla competizione elettorale presidenziale dieci candidati, tra i quali, oltre all'ex 'Zar' dei servizi segreti di Mubarak, Omar Suleiman, figuravano però anche i candidati dei die più importanti partiti presenti in parlamento, l'FJP della Fratellanza Musulmana e l'Al-Nour degli islamisti più ortodossi.

Sembra così finita ancora prima di cominciare la corsa alla presidenza di Khairat al-Shater ed Hazem Abu Ismail rispettivamente esclusi il primo per tecnicismi riguardo alla grazia ricevuta per la detenzione inflittagli dal regime di Mubarak (detenzione non per un reato comune, ma per un reato politico -finanziamento della Fratellanza Musulmana- che a logica dovrebbe andare in prescrizione una volta caduta la dittatura) e il secondo per non essere riuscito a provare che sua madre non avesse la doppia cittadinanza (statunitense oltre che egiziana).

Motivazioni labili, meri pretesti trovati dai membri della Commissione (nominata dai Generali dello SCAF, Tantawi e soci) per "pilotare" la competizione elettorale, la Fratellanza Musulmana d'Egitto ha già annunciato che in luogo di Al-Shater il suo nuovo candidato presidente dovrebbe essere Mohammed Mursi, esponente del Partito di Libertà e Giustizia.
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domenica 15 aprile 2012

I Generali dello SCAF escludono dalle elezioni presidenziali i candidati dei partiti di maggioranza! Che 'democrazia' é?


Il quotidiano-web Ahram Online e l'agenzia stampa MENA hanno annunciato che la Suprema Commissione Elettorale Presidenziale ha escluso dalla prossima competizione per la poltrona che fu dell'autocrate Mubarak tanto il candidato dei musulmani ortodossi Hazem Salah abu Ismail quanto il candidato dell'Ikhwan Khairat el-Shater, insieme a loro sono stati dichiarati ineleggibili una manciata di candidati minori oltre a Omar Suleiman, ex-capo dello spionaggio di regime già escluso dalla corsa presidenziale da un provvedimento parlamentare recentemente approvato.

La Commissione Suprema é un organo nominato dallo SCAF, quindi in ultima analisi un'estensione del volere dei Generali legati al vecchio regime, non deve stupire che, tra gli altri essa abbia squalificato anche Omar Suleiman visto che la sua candidatura aveva creato molto scandalo, certo, egli non avrebbe avuto possibilità di vincere, ma il solo fatto di permettergli di partecipare alla competizione poteva innescare un nuovo clima di protesta che i militari vogliono a tutti i costi evitare.

Il candidato islamista ortodosso Abu Ismail é stato escluso per via del fatto che sua madre, oltre alla cittadinanza egiziana, avrebbe avuto anche quella Usa. Numerosi tentativi del candidato e del suo comitato elettorale di dimostrare il contrario non sono riusciti a persuadere la Commissione. Mentre Khairat Shater, da moltissimi consdierato già il prossimo Presidente egiziano, é stato escluso per via della condanna a sette anni di reclusione ricevuta dal regime di Mubarak; secondo la commissione la grazia ricevuta da Shater da parte degli stessi generali dello SCAF (é stato infatti liberato dopo la caduta del regime di Mubarak) riguardava solo la detenzione e non l'interdizione dai pubblici uffici.

Gli esclusi hanno ora 48 ore per presentare ricorso; la Fratellanza Musulmana in Egitto ha già dichiarato che in caso di necessità sostituirà la candidatura di Shater con quella del Capo del Partito di Libertà e Giustizia, Mohamed Mursi.
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