Man mano che la visita del presidente iraniano in Libano si avvia verso il termine emergono nuovi e interessanti dettagli su un evento che diversi osservatori internazionali non hanno esitato a paragonare, per impatto mediatico e conseguenze storiche, a quella memorabile di John Fitzgerald Kennedy a Berlino nel 1963.
Rajab Safarov, direttore generale del Centro russo per gli studi iraniani moderni, ha avvicinato la visita di Ahmadinejad in Libano a quella di Kennedy a Berlino. |
Ovviamente una buona parte delle sue parole é stata spesa per denunciare e stigmatizzare Israele, che ha aggredito militarmente il Libano nell'estate del 2006. "Vedete voi forse qualcosa da Israele che non sia criminale, nella natura e negli intenti, nelle azioni del regime sionista?", ha chiesto Ahmadinejad alla folla riunita per ascoltarlo, "Vedete voi forse qualcosa di diverso dal massacro di civili innocenti, la distruzione di case e frutteti, la confisca di provviste di cibo e medicine, l'aggressione di civili in acque internazionali, e le minacce dirette e indirette a stati vicini e meno vicini sono all'ordine del giorno per Israele e i suoi dirigenti".
"La vostra vittoriosa campagna e, in misura minore, anche il martirio di Gaza, mostrano con sempre più evidenza la disperazione di Israele, la sua incapacità di agire se non ricorrendo alla violenza e alla forza militare", ha poi aggiunto, ricordando però che lo stato sionista diventa sempre più ingiustificabile con ogni aggressione che compie. Ahmadinejad ha definito l'esperienza libanese del 2006 "un esempio da studiare" e il movimento Hezbollah come un'università di resistenza e coraggio.
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