Uomini del Vevak, il "Ministero dell'Intelligence e della Sicurezza nazionale", la più importante agenzia di controspionaggio iraniana, hanno arrestato poche ore fa un commando di quattro uomini che, per conto di una organizzazione curda con ramificazioni nel Regno Unito (e finanziata dal Governo di Sua Maestà), avrebbero commesso cinque omicidi "mirati" negli ultimi ventiquattro mesi e ne stavano progettando altri. L'operazione ha avuto luogo nella città di Mariwan, nell'Iran nordoccidentale (al confine col Caucaso) e si sarebbe conclusa senza spargimento di sangue e con la cattura dei quattro terroristi.
I quattro killer sarebbero, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa cinese Xinhua si chiamerebbero: Majid Bakhtiar, Hajeer Ebrahimi, Loqman Moradi e Zanyar Moradi e sarebbero stati assoldati dal "Komalah", un gruppo politico curdo attivo nell'Irak del nord. Sarebbero stati reclutati da Jalil Fattahi, esponente del gruppo che risiede in Gran Bretagna e che é accreditato di conoscenze ed appoggi nella comunità dei servizi segreti inglesi.
Il Governo di coalizione al potere nel Regno Unito si è affrettato a smentire, definendo, per bocca di un suo sottosegretario, l'addebito come una "infondata maldicenza" e ribadendo che "La Gran Bretagna non sostiene o incoraggia il terrorismo, in Iran o altrove".
Peccato che, pochi giorni addietro, ci aveva preventivamente pensato il capo degli "007" del MI6, il baronetto John Sawers, a smentire le parole del povero sottosegretario, ribadendo la "necessità" di condurre "operazioni non convenzionali" per impedire alla Repubblica Iraniana di dotarsi di tecnologie nucleari.
Una vera uscita degna di uno sketch dei Monty Phyton, possibilmente quello sulla gara per il più grande "Upper class twit" dell'anno.
Nessun commento:
Posta un commento