lunedì 2 maggio 2011

Ma quale "Terra della Libertà!" negli usa vige soffocante la cappa della censura, ovviamente...filosionista!

 "Uguali diritti per i Palestinesi - Smettiamola di regalare soldi all'esercito israeliano".

Questa affermazione é in qualche modo considerabile come "Ingiuriosa", "Minacciosa", "Razzista", "Anti-semita"?

Ovviamente no, si tratta solo di un invito a preoccuparsi affinché i Palestinesi smettano di essere discriminati e perseguitati e a cessare di regaliare le forze armate di uno Stato che si vorrebbe 'sovrano' e 'autonomo' in modo che queste non possano procurarsi le armi e le munizioni per qualche invasione (vedi Libano 2006) o qualche 'Pogrom' (vedi Dicembre-Gennaio 2008-2009) o qualche bombardamento e raid casuale (vedi Aprile 2011) con i contributi dei lavoratori di un altro paese, che magari gradirebbero vedere le loro tasse spese in patria a beneficio di un sistema di sicurezza sociale che fa rimpiangere l'Inghilterra vittoriana e una situazione economica ansimante e sull'orlo del collasso.

Eppure, tramite le solite losche manovre della famigerata e potente "Lobby a Sei Punte" la campagna promossa dal comitato Seattle Mideast Awareness Campaign (SeaMAC) é potuta durare solo una settimana, dopodiché dai tre cartelloni affittati dal gruppo sono stati rimossi gli avvisi che invitavano la popolazione a mobilitarsi in favore della Palestina e contro l'annuale emolumento multimiliardario che impoverisce i lavoratori e i cittadini americani a favore dello Stato ebraico.

Ovviamente sappiamo bene quanto il regime dell'Apartheid di Tel Aviv tema la democrazia e il libero confronto, se non la temesse non sentirebbe il bisogno di muovere gruppi di potere occulti, ampiamente foraggiati di mezzi finanziari e aderenze politiche che li rendono indebitamente più influenti di quanto la consistenza numerica consentirebbe loro, per soffocare ogni voce critica contro Israele e il suo inumano trattamento dei Palestinesi.

Già in passato la Lobby filosionista aveva brigato per sabotare la campagna di sensibilizzazione della SeaMAC raffigurata qui sopra, quella volta corrompendo e ricattando la direzione degli annunci pubblicitari di una compagnia di trasporto pubblico. Tuttavia i volontari dell'organizzazione non si fanno certo intimidire o scoraggiare e troveranno sempre nuovi modi per contrastare ed erodere il potere di lobbisti vigliacchi e ipocriti, perché, finalmente, l'espressione che vorrebbe gli Usa "Terra della Libertà" suoni una volta tanto non come una stridente menzogna.

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