martedì 20 settembre 2011

Bomba ad Ankara, due i morti. Ergenekon/Gladio colpisce ancora? Ci sono i militari dietro l'attentato nella capitale?


Ombre lunghe ed inquietanti si stendono sulla Turchia, ombre che in Italia conosciamo molto bene, proiettate da generali e colonnelli "deviati", da servizi segreti più in sintonia con Washington e Tel Aviv che con l'interesse del popolo e della nazione che dovrebbero servire, ombre di attentati 'interni', di terrore seminato ad arte, di strategia della tensione.
I generali Hasan Igsiz, Nusret Tasdeler, Ismail Hakki Pekin, coinvolti in trame per un colpo di stato anti-Erdogan
Dopo l'ultima "purga" dei ranghi delle Forze Armate, troppo infiltrati di ufficiali superiori che si credono al di sopra della dialettica democratica e forse non hanno mai smesso di sognare i sogni minacciosi di 'Gladio' e di 'Ergenekon' sembrava che il partito musulmano AK, vincitore oltre ogni dubbio delle elezioni politiche di giugno fosse più saldo che mai al timone dello Stato, ma, a smentire tale impressione é arrivata meno di quattro ore fa la poderosa esplosione nel pieno centro della capitale, in piazza Kizilay, che ha ucciso due persone e ne ha straziate e ferite altre decine.

Una brutta notizia, specialmente perché, con il Governo Erdogan impegnato nella dura resa dei conti diplomatica con Israele, l'attentato di oggi segnala che Netanyahu e Lieberman possono forse contare su una "quinta colonna" gallonata più che disposta a versare il sangue dei propri compatrioti che a dare dispiaceri a burattinai della NATO e del sionismo internazionale. Chi come lo scrivente ricorda le inconfessabili alleanze tra fascisti dei NAR e Mossad israeliano ha ben presente quali devastanti e terrificanti conseguenze possono sortire da queste apparentemente assurde "unholy alliances".

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