sabato 5 maggio 2012

Ventuno imputati di fronte al giudice militare libanese per la nave carica di armi: rischiano la pena capitale!

Una speciale Corte militare libanese ha messo sotto processo 21 persone, tra cui il capitano e l'equipaggio della nave Lutfallah II bloccata dalla marina libanese con un carico di armi destinate ai terroristi attivi in Siria, ma anche ufficiali doganali libanesi che avevano il compito di facilitare il transito del vascello che doveva consegnare armi, munizioni, esplosivi ed altri equipaggiamenti buttandoli vicino alla costa protetti in speciali involucri di plastica impermeabili.
Tutti gli accusati, sottoposti alla legge militare, rischiano l'esecuzione e si spera che il loro esempio dissuada altri, soprattutto Libanesi, a rendersi complici del complotto Americano-Israeliano-Saudtia-Qatariota e Turco contro la Repubblica araba di Siria, il suo popolo e il suo Presidente legittimo Bashir Assad. La nave carica di armi é stata bloccata e sequestrata il 27 aprile e non é che un esempio dello sforzo prodotta da Sauditi e Qatariani per mantenere in vita le cellule di assassini mercenari (per la maggioranza takfiri wahabiti) inviati contro la Siria.
Da questo evento si capisce anche l'intensità degli sforzi prodotti dall'amministrazione americana per cercare di influenzare a favore della coalizione capeggiata dal mezzo-saudita Saad Hariri il voto politico libanese del 2013. Con Hariri al potere i terroristi in Siria potrebbero godere di invii di armi garantiti e scortati dal Governo libanese stesso (venduto)!
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