La modernizzazione degli scafi russi rappresenta una ulteriore vittoria nella ricerca della totale autosufficienza militare da parte della Repubblica Islamica. Mosca infatti aveva proposto che i vascelli fossero riportati in Russia per i lavori di manutenzione mentre Teheran voleva che le operazioni si svolgessero in Iran sotto gli occhi di ingegneri iraniani che sarebbero così stati in grado di apprendere tecniche e know-how. Alla fine il Governo iraniano decise di fare da sé, rassicurato riguardo al fatto che la tecnologia navale nazionale potesse assumersi il compito dell'overhaul senza dover chiedere assistenza all'estero.
La scommessa é stata vinta e ora si attende che anche gli scafi '902' e '903' ('Noor' e 'Younes') escano dai bacini di carenaggio ammodernati e pronti a riprendere il pattugliamento delle acque del Golfo Persico e dell'Oceano Indiano. Sempre nella giornata di ieri é stato varato anche lo scafo del cacciatorpediniere "Sahand", unità di nuova concezione che eredita il nome della fregata classe 'Alvand' eroicamente affondata nel 1988, lottando contro la flotta imperialista americana.
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