Da allora per il ragazzo iniziò un calvario fatto di interventi chirurgici, tentativi di riabilitazione falliti, sofferenze inenarrabili che non servirono nemmeno ad affrancarlo parzialmente dalle devastanti conseguenze dei danni riportati.
Dopo un periplo che lo ha portato a venire ricoverato in moltissimi ospedali di Gaza, della Cisgiordania, della Giordania e dell'Egitto, Iyad Khalil é morto avantieri ad appena 24 anni; ennesimo esempio di Palestinese cui l'arroganza e la violenza razzista israeliana hanno negato i momenti più belli e più vividi dell'esistenza trasformandoli in un incubo di dolore.
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