Il senatore razzista Cory, che qui vediamo seminudo in un
hamam insieme ad altri membri del suo partito, ha pensato bene di usare il suo scranno al Parlamento australiano (Parlamento di uno Stato costruito sull'invasione e sul genocidio, come insegna la storia dei popoli anglosassoni, pirati per natura) per dare sfogo alle sue ubbìe razziste additando "il multiculturalismo e l'abitudine a tenere la porta aperta agli immigrati" di essere la causa delle imponenti manifestazioni di protesta che anche a Sydney, Melbourne e altre città del paese hanno visto scendere in piazza migliaia e migliaia di musulmani
infuriati per il film islamofobo prodotto dai finanziatori sionisti americani.
Il senatore razzista Cory, di nome fa 'Bernardi': evidentemente non conosce l'adagio "Judge not lest you be judged", ma, visto che é così veementemente anti-immigrazione e anti-multiculturalismo potrebbe benissimo tornarsene a Ragusa, ad Agerola, a Viterbo o a Rovigo, da qualunque parte d'Italia i suoi padri o i suoi nonni siano partiti per sfuggire alla fame. Siamo pronti ad accoglierlo, insieme ai moltissimi Ragusani, Agerolesi, Viterbesi e Rodigini che si chiamano Ali, Mohammed e Yusuf e che cinque volte al dì rivolgono le loro preghiere alla Mecca.
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