Siamo lieti di poter scrivere che il sacrificio di questi tre eroi del movimento per la democratizzazione dell'Arabia e la cacciata dal trono dell'arteriosclerotica e corrotta dinastia Al-Saoud non é passato invano, come hanno dimostrato le decine di migliaia di persone che si sono presentate ai loro funerali e che, prendendo metaforicamente la fiaccola della protesta dalle dita dei martiri hanno giurato, a nome loro e di coloro che già prima hanno pagato il prezzo ultimo per il loro coraggio, di continuare la lotta fino alla vittoria.
Al-Saoud, i suoi rozzi e ignoranti 'imam' wahabiti, e le orde di fanatici assoldati col prezzo del disonore che agiscono a loro nome potranno uccidere altre persone, forse a centinaia, fors'anche a migliaia, ma come già successo in Iran con lo Scià, in Libano con l'Esercito sionista invasore ed occupante e in Irak con gli invasori e occupanti americani e inglesi, la capacità di resistere, soffrire e lottare del Popolo avrà ancora una volta la meglio.
Questa non é una scommessa o una predizione, é semplicemente lo stato delle cose.
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