domenica 30 settembre 2012

Ali Akbar Velayati: "La Siria di Assad ormai a un passo dal trionfo sui mercenari wahabiti, per l'Iran questa é una vittoria!"

"La posizione del Governo siriano probabilmente non é mai stata così salda e sicura come oggi, da quando é iniziato l'attacco dei mercenari qaedisti sponsorizzati da Arabia Saudita, Turchia e Qatar". Questo il netto, semplice, chiaro giudizio di Ali Akbar Velayati, consigliere personale della Guida Suprema iraniana, Ayatollah Ali Khamenei. Velayati giudica che il "momento critico" sia passato tra la fine della primavera e l'inizio dell'estate ormai conclusa, quando il tentativo dei terroristi wahabiti di prendere il controllo di Damasco e Aleppo é stato rintuzzato e sventato.

Velayati non nasconde che 'un grande sforzo' (anche se non specifica di che tipo) é stato prodotto da Teheran per aiutare l'alleato siriano, verso cui la Repubblica Islamica ha un debito di riconoscenza che risale addirittura a trent'anni fa, quando Assad padre fu l'unico leader arabo a schierarsi senza alcun 'se' o 'ma' dalla parte iraniana nel quadro della guerra Iran-Irak.

E' quindi logico che la dirigenza iraniana ritenga la sopravvivenza politica di Assad Jr. e la vittoria della Repubblica Araba di Siria contro i suoi nemici regionali e internazionali come una propria grande vittoria che garantirà la saldezza dell' "Asse della Resistenza" e la penetrazione del potere economico, militare e politico della Repubblica Islamica fino alle coste del Mediterraneo Orientale.
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