Anche questo articolo é stato notato e ritenuto degno di venir ripreso dagli amici di 'Stato&Potenza', grazie ragazzi!
Iniziata otto mesi fa con un annuncio speciale da parte del Minstro della Difesa iraniano Brigadier Generale Ahmad Vahidi, la produzione seriale degli ATGM mobili 'Dehlavieh', evoluzione radicale dei già efficacissimi "Kornet" di fabbricazione russa (usati da Hezbollah con estremo successo nella lotta contro l'invasione sionista dell'estate 2006), sta procedendo a ritmo massiccio permettendo di equipaggiare un grande numero di unità dell'Esercito, della Guardia Rivoluzionaria e dei Basij con questo temibile sistema d'arma.
Appartenente alla categoria degli ATGM a guida 'SACLOS' (Comando Semiautomatico su Linea di Vista) il Dehlavieh combina la grande precisione possibile ai missili a comando manuale con la rapidità di arrivo sul bersaglio tipica di quelli automatici (infatti i missili a guida interamente manuale hanno un 'raggio minimo' sotto il quale non possono venire sparati, questo dà modo ai loro bersagli di individuarne la vampa di avvicinamento e mettere eventualmente in atto manovre evasive o fuoco di disturbo sulle probabili postazioni di guida).
Il Dehlavieh invece può essere lanciato contro il suo bersaglio anche da poche decine di metri e arrivare a colpirlo in qualche decimo di secondo, troppo poco per venire 'spottato' dal nemico, a volte persino quando questo sia dotato di contromisure attive anti-missile. "Dehlavieh" col suo nome rende omaggio al luogo del martirio di Mostafa Chamran, Ministro della Difesa iraniano che trovò la morte in battaglia durante la Guerra Imposta contro l'Irak di Saddam Hussein.
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