L'emittente irakena 'Afaq TV' ha trasmesso le immagini di un gruppo di terroristi dell'ISIL catturati recentemente dalle forze governative nel corso del "repulisti" della Provincia di Anbar che confessano e ammettono i legami della loro organizzazione con l'Arabia Saudita, fin troppo generosa nell'armare le mani assassine dei takfiri che vorrebbero far precipitare il paese mesopotamico nella violenza settaria.
Tra essi anche l'Ex-'emiro' di Karbala e Najaf, titolo assurdo che di per sé rivela la folle arroganza di questi fanatici che si nominano 'emiri' (loro, sunniti estremisti e assassini) di città a stragrande maggioranza sciita, devote all'esempio di Ali e Hussein.
Tale 'emiro' ha confessato che l'uomo di riferimento per il suo gruppo era un saudita che si faceva chiamare 'Abu Jassem'; il Premier Nouri al-Maliki ha dichiarato che la guerra contro Al-Qaeda e i suoi protettori e fiancheggiatori continuerà fino alla vittoria definitiva che vedrà la malapianta takfira sradicata per sempre dalla terra del Tigri e dell'Eufrate.
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