mercoledì 5 febbraio 2014

Esplode un cassonetto della spazzatura a Beirut-Sud! Attentato o incauto abbandono di una vecchia arma?

Un'esplosione discretamente potente ha scosso ieri la parte Sud di Beirut, nella zona di Ghobeiry, facendo per un attimo temere il peggio agli abitanti sciiti della zona, in passato più volte oggetto di attentati esplosivi da parte degli estremisti takfiri sostenuti dall'Alleanza 14 Marzo di Saad Hariri.

L'allarme é presto rientrato quando é parso chiaro che a esplodere era stato un cassonetto dei riifuti, senza conseguenze di sorta. Le testimonianze dei netturbini che lo stavano maneggiando (per svuotarlo) fanno sembrare probabile che ignoti vi avessero collocato dentro una granata a razzo da spararsi con un fucile (Rocket AntiTank Weapon), simile alle 'Energa'.

Le autorità, subito intervenute, stanno cercando di capire se l'atto sia stato un tentativo voluto di provocare un'esplosione o se essa sia risultata solo dal maldestro tentativo di qualcuno di sbarazzarsi di un oggetto pericoloso.

7 commenti:

  1. Con tutti i posti che ci sono, chi è così idiota da mettere un arma del genere in un cassonetto dell'immondizia? Non ci vuole certo un genio a immaginare che qualcuno si sarebbe potuto fare anche molto male. Mmmh... mi suona un pò strano... per non dire sospetto. Ci sarebbe anche da considerare su chi possa possedere un arma del genere e dove l'abbia presa. La cosa più logica sarebbe cercare impronte digitali, ma dubito che l'esplosione le abbia, sempre se ve ne fossero, lasciate intatte. Le cose sono due: chi l'ha buttata lo ha fatto veramente per sbarazzarsene [in questo caso si tratterebbe di una delle persone più imbecilli della storia umana]. Oppure lo ha fatto con l'intento e la speranza che qualcuno si facesse male. Guarda caso, Ghobeiry è un sobborgo di Beirut a maggioranza Sciita... sempre zone a maggioranza Sciita. Magari mi sbaglio, ma già questo è più che sufficiente a farmi insospettire.

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    1. Teniamo conto che si parla del Libano, un paese in cui tenersi qualche arma da guerra in cantina "per ogni evenienza" é, purtroppo, ormai una tradizione consolidata...

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    2. Effettivamente è così. Le reiterate azioni militari della confinante illegale entità sionista, e la minaccia di ulteriori probabili future nuove azioni militari, spinge logicamente i Libanesi a "cautelarsi". Eppure cè un'altra cosa che non mi torna: Il Libano è negli ultimi mesi fortemente destabilizzato dalle stesse forze che originano e sostengono il terrorismo in Siria, per via del supporto che Hezbollah da ad Assad, ed il lavoro dell'esercito Libanese che contrasta traffici illegali interni di armi e terroristi diretti in Siria. Il fatto è che l'arma in questione era funzionante, suppongo quindi che non avesse nessun senso per chiunque disfarsene, poichè sarebbe sempre potuta essere di qualche utilità per difesa, sopratutto in un periodi simili. Non ne sono certo sicuro, è probabile che mi sbaglio, ma penso che una granata a razzo per partire debba essere inserita nel fucile, e la sicura del fucile dovrebbe essere disinserita. Probabilmente nel cassonetto, mentre veniva sollevato e rovesciato per essere scaricato nel camion della nettezza urbana, il grilletto dell'arma può essere stato schiacciato da altri oggetti e rifiuti presenti, così che la granata è partita detonando contro il cassonetto stesso. Il fatto che poi un arma così venga gettata in un normalissimo cassonetto dell'immondizia è grottesco. Ci sono numerosissimi posti dove qualcuno avrebbe potuto liberarsi di un arma simile, tipo gettandola in mare, interrandola, cedendola ad altri, ecc, ecc...

      Ho sempre più l'impressione personale, che in Libano il terrorismo estremista sovvenzionato dall'imperialismo, dal sionismo e dai suoi leccapiedi, stia attuando una "strategia della tensione"; colpiscono non solo obiettivi ed infrastrutture politiche, ma anche normali cittadini in normali situazioni quotidiane, per diffondere paura e terrore. Questo tipo di "strategie" è quanto di più disgustoso ed orribile si possa attuare contro un paese. L'Italia ne sa qualcosa...

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    3. Anche nella bassa Padana man mano che i nonni morivano, saltavano fuori degli schmeisser e altri residuati bellici .... Se cercano tra gli eredi dei morti x cause naturali nell'ultimo mese, beccano subito chi l'ha gettata nel bidone.

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    4. Certo, è verissimo. La polizia in Italia dopo la fine della 2a guerra mondiale perquisiva molte abitazioni perchè le armi erano molto diffuse; ogni tanto, quando si scavava per costruire, saltava fuori qualche bomba che non era esplosa. Ma non mi risulta che abbiano mai trovato armi da fuoco pesanti nei cassonetti dell'immondizia. La situazione in Libano è "leggermente" diversa da quella Italiana. In Libano, con l'entità sionista confinante a sud, la situazione è da decenni turbolenta, e un arma così può sempre far comodo.

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  2. Se ne impara sempre una, questo Energa mi sfuggiva. Anche se data la modesta diffusione che ha avuto ne deduco che non sia un granché, non avendo un tubo per sfogare la vampa e stabilizzare il proietto. Federico

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    1. Energa é il nome della versione belga, ma armi simili se ne sono prodotte per tutti gli anni dal 1950 fino ai primi anni '80...USA, URSS e altri paesi avevano tutti il loro modello di 'rifle anti-tank grenade'...per dare anche al fantaccino la possibilità di difendersi contro un blindato leggero o un carro armato (se lo becchi nel posteriore)...la diffusione di armi come l'RPG-18 (e -22) e l'M72 LAW (più efficaci) ha poi ridotto il bisogno di simili aggeggi...

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