Con un comunicato ufficiale il Governo del Cairo ha annunciato di avere iniziato le 'procedure di revisione' circa la concessione di cittadinanza a 13.757 Palestinesi (per la maggior parte abitanti della Striscia di Gaza) che hanno ricevuto documenti egiziani durante il breve periodo di egemonia della Fratellanza Musulmana, organizzazione estremista legata al Qatar ora messa fuorilegge dal movimento correttivo guidato dalle forze armate.
Le autorità cairote temono che tra queste migliaia di Palestinesi possano esserci molte centinaia di agenti di Hamas interessati a destabilizzare la situazione per favorire quanto rimane dell'Ikhwan e impedire la normalizzazione e il ritorno alla convivenza civile.
Già da alcuni giorni il Governo egiziano aveva colpito Hamas dichiarando l'organizzazione palestinese fuorilegge, chiudendo i suoi uffici e sequestrandone i beni esattamente come era stato fatto in precedenza con la Fratellanza Musulmana.
Questo ha ottenuto Hamas preferendo vendersi alla politica di destabilizzazione voluta dagli Emiri del Qatar e intrufolandosi nelle questioni interne egiziane e siriane, anziché concentrarsi sulla Resistenza all'occupazione sionista della Palestina: una volta i Palestinesi avevano un valido sostegno in Assad e nel popolo siriano e anche nel popolo egiziano che si considerava 'fratello' dei Palestinesi di Gaza.
Adesso Siria ed Egitto vedono Hamas come un nemico e un traditore e anche il sostegno popolare per la Causa Palestinese potrebbe affievolirsi.
E adesso chi si farà carico delle sofferenze dei Palestinesi?
RispondiEliminaQuando mai il governo egiziano si è fatto carico delle sofferenze palestinesi? Al sisi fa esattamente ciò che ha fatto il suo predecessore mubarak: Prendere ordini dai sionisti e dai sauditi. Quando mai l'egitto ha aiutato i palestinesi in maniera concreta (apparte durante il governo di naser)?
EliminaPer la verità anche il Governo di Mursi si é strabattuto le balle dei Palestinesi e soprattutto di Gaza...
EliminaL'Egitto dopo Sadat è entrato in una fase di decadenza continua, come il sunnismo in generale. Gli unici capaci di vincere l'imminente guerra contro l'entità sionista sono Hezbollah, Siria e Iran. L'Egitto tirerà a campare a tempo indefinito. Federico
EliminaNoi (non solo a 'Palaestina Felix') speriamo che il Generale al-Sisi possa iniettare nel popolo egiziano uno spirito di rivincita sociale e nazionale...i contatti con la Russia e la solidarietà espressa alla Siria fanno ben sperare...
EliminaLa speranza è d'obbligo. Esprimevo una previsione a titolo personale: la sua capacità militare/politico/organizzativa è tutta ancora da dimostarare. Si auspica che si dimostrerà all'altezza al momento opportuno. Federico
EliminaFanno mal sperare il curriculum di al sisi e di adly mansour (quest'ultimo ha passato anni al servizio di mubarak come ambasciatore egiziano alla corte dei saoud), il sostegno ricevuto e che riceve tuttora il generale dalle monarchie del golfo (escluso il qatar ovviamente)...apparte che non è ancora detto che si candidi (anche se io spero di si, per il semplice motivo che se non lo fa ci ritroviamo con il rischio concreto di un egitto governato da gente come shafik o el baradei...e a quel punto si che saremo alla frutta).
EliminaLa Siria è l'unico paese a non aver ghettizzato i palestinesi e quei cornutissimi islamisti di hamas hanno morso la mano che li ha sempre beneficiati, cani! Vadano all'inferno quelli di hamas che in parte sono venduti al denaro qatariota, o sono spie israeliane mai dimenticando l'origine schifosa del movimento sponsorizzao dall'intelligenza "aman" dell'entità sionista.
RispondiEliminaL'Egitto è un grandissimo Paese che deve recuperare fiducia in se stesso per affrontare le sfide del futuro e ha l'obbligo elementare di difendersi sterminando quei cani di fratelli mussulmani (leggi MI6) e magari impiccandone esemplarmente un certo numero ad iniziare da Morsi.
Con tutto il rispetto per la tragedia palestinese il problema è legato alla forza degli Stati Arabi, Siria ed Egittto ed alla forza della Grande Iran, a Santa Madre Russia, all'Onorevole Dragone ovvero l'Asse della Resistenza che contrasta i culattonpedofiliporconi occidentali.
Ivan