Con una importante dichiarazione il Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha ribadito l'intenzione del suo paese (pur impegnato su molteplici scacchieri a contrastare e contenere le mosse avventate e le provocazioni irresponsabili di un campo imperialista sempre più spericolato e imprevedibile) di sostenere la stabilità e la sicurezza interna del Paese dei Cedri.
"La Russia continuerà la cooperazione militare e tecnica col Libano al fine di rafforzarne l'Esercito e gli apparati di sicurezza interna", ha detto il capo della diplomazia di Putin durante l'incontro del Gruppo Internazionale di Appoggio al piccolo paese mediorientale.
"Mosca promuove il rispetto della Risoluzione ONU 1701 del Consiglio di Sicurezza che ordina il rispetto della sovranità aerea e territoriale di Beirut (regolarmente violata dal regime ebraico di occupazione della Palestina)". Inoltre il Ministro degli Esteri russo ha stigmatizzato i recenti attacchi militari sempre da parte sionista contro strutture libanesi oltre confine.
L'Orso sembra tardo di comprendonio ma è solo un impressione, l'Orso è leale e fà quello che dice non concepisce che si dica una cosa e se ne faccia un'altra.
RispondiEliminaQuando l'Orso scopre che gli si è mentito in modo sistematico perde totalmente la fiducia nel bugiardo che potrà anche dire la verità ma non verrà più creduto per un po di tempo corrispondente ad un era geologica.
L'Orso è pacifico soltanto quando cercano di mettere in pericolo la sua tana diventa bellicoso ed ESTREMAMENTE pericoloso se poi gli si minacciano gli ORSACCHIOTTI uccide.
La difesa del Libano, della Siria e anche dell'Iran e della parte russofona dell'Ucraina sono vitali per Santa Madre Russia ed hanno tutte lo stesso valore perchè la sovversione occidentalculattonpedofila mira al cuore di Santa Madre Russia e non potendolo raggiungere cerca di destabilizzare i paesi vicini.
Hurrà per la Federazione Russa, Hurrà per la Russia Sovietica, Hurrà per la Russia Ortodossa, Hurrà per la Russia Islamica, Hurrà per la Russia Dei Cento Popoli Fratelli.
Hurrà! Hurrà! Hurrà per l'Armata Russa.
Hurrà! Hurrà! Hurrà per la Rodina.
Ivan
Non è una novità che gli Americani mentano riguardo le loro vere intenzioni nei confronti della Russia. Lo sanno anche i polli che la Nato cerca di avvicinarsi il più possibile ai confini Russi. La Nato è chiamata a "contenere" la Russia, perchè le forze Americane sono in fase di ridispiegamento massiccio verso il Pacifico, sempre per "contenere" la Cina, e nel Pacifico sarà dispiegata il 60% della marina militare Usa.
EliminaAh proposito, in Crimea sarebbe stato abbattuto un drone statunitense. Nel frattempo, i golpisti avrebbero ordinato all’esercito ucraino di essere “pronto al combattimento“, secondo il ministro golpista della difesa Igor Tenjukh. Le unità crimeane intanto hanno anche occupato, senza incontrare resistenza, altre due caserme militari e l’aeroporto militare della città di Saki, utilizzato anche per le esercitazioni di appontaggio sulle portaerei cinese, russa e indiana. In Russia, parte dei bombardieri strategici Tupolev Tu-160 [!!!] è stata rischierata presso Borisoglebsk, che ospita il maggiore deposito di armi nucleari russe. Inoltre, secondo fonti confermate, la marina russa avrebbe dispiegato l’8-9 marzo a Sebastopoli alcune batterie di sistemi missilistici antinave K-300P Bastion, in risposta all’arrivo nel Mar Nero del cacciatorpediniere AEGIS statunitense USS Truxtun (DDG-103) mentre due cacciatorpediniere russi della squadra navale del Mediterraneo rientrano per ricongiungersi con la Flotta del Mar Nero. La Rossijskaja Gazeta ha avvertito, l’11 marzo, che decine di lanciamissili antiaerei portatili Igla erano scomparsi dai depositi dell’80.mo reggimento aeromobile ucraino, assieme a diversi fucili d’assalto AK-47 “ritirati dal servizio” e rimasti nelle mani dei terroristi neonazisti. Intanto sempre l'11 Marzo, si è fatto sentire quell'asinello di Yanoucovich, da Rostov, con un discorso sulla situazione odierna Ucraina. Vedremo come succederà Domenica 16 Marzo, come reagiranno gli accidentali, visto il sicuro esito del referendum.