Al confronto della ridicola 'sitzkrieg' condotta sul fronte di terra dalle truppe di Re Saoud al di qua e al di là della frontiera yemenita la 'Guerra Lampo dei Fratelli Marx' inizia ad apparire come un preclaro esempio da manuale di come si conduca un'operazione militare. In quasi venti giorni di bombardamenti aerei gli aggressori sauditi e degli UAE non sono riusciti a ottenere nulla se non ammazzare un migliaio di civili yemeniti: i combattenti rivoluzionari dei Comitati Popolari, infatti, continuano a respingere i terroristi di Al-Qaeda e i pretoriani del fuggiasco vice-ex-dittatore Mansour Hadi, inoltre le truppe terrestri di Riyadh continuano a subire attacchi da parte yemenita senza accennare il benché minimo tentativo di rappresaglia o resistenza, segno che l'Armee de Terre dell'Arabia Wahabita é persino incapace di usare i cannoni e i carri armati che ha comperato a carissimo prezzo dagli Usa e dalla NATO.
Combattenti Houthi aiutati da militari dell'Esercito Yemenita dichiaratisi per la Rivoluzione hanno lanciato un missile di medio calibro (probabilmente un FROG) contro una base militare saudita nella provincia meridionale di Najran al di là del confine, uccidendo almeno tre soldati di Riyadh che sono stati colti in pieno dall'esplosione, ferendone inoltre un numero imprecisato.
Altrove, membri del Clan Takhya hanno attaccato un'installazione militare saudita (residuo della fallita campagna militare saudita contro lo Yemen del 2009) a Nord della cittadina di Saada, penetrandone il perimetro e uccidendo "varie dozzine" di soldati di Re Salman. Quest'azione incarna perfettamente il tipo di attacco che secondo il nostro modesto parere di osservatori di cose militari i combattenti yemeniti dovrebbero compiere su base non sporadica ma regolare, per erodere il morale saudita e abbassare ulteriormente la prontezza e la reattività delle loro forze, costringendole a stare sempre sul chi vive.
Ripeto... Sento aria di crisi di regime... Questa viltà per Ryad potrebbe essere veramente la fine
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