mercoledì 22 aprile 2015

Un mese e tremila civili morti dopo il suo inizio termina la campagna aerea saudita contro lo Yemen, risultato: Zero!

L' "abbronzatissimo" che vedete in foto é Ahmed al-Assiri, portavoce delle forze armate saudite che, dopo un mese di incessanti bombardamenti sullo Yemen (condivisi con l'aviazione degli Emirati Arabi Uniti) hanno dovuto accettare l'idea che nessuno degli obiettivi della pomposamente battezzata "Operation Decisive Storm" (la gente col cervello colonizzato usa la lingua dei padroni d'oltreoceano) sia stato raggiunto in queste quattro settimane e che quindi essa debba venire interrotta.
Ovviamente non ci si può mai aspettare un'ammissione onesta da parte di un Saudita, quindi l'annuncio é stato dato in maniera obliqua parlando di "minacce sventate" (minacce? da parte dello Yemen?) e di "nuova fase delle operazioni" che adesso andranno sotto il nome di "Operation Restore Hope" (e qua si vede che i Sauditi non solo non hanno studiato la storia, ma non hanno manco visto i film di Hollywood dell'ultimo quindicennio).

Ancora una volta abbiamo la dimostrazione del fatto che il potere aereo da solo, con ottima pace di QUEL COGLIONE ALLUCINATO DI DOUHET e di tutti i suoi fanboy al comando dell'Aviazione Usa, non é in grado di raggiungere nessun obiettivo tattico-strategico nemmeno nell'epoca delle 'bombe intelligenti' e dei droni senza pilota, l'arma di fanteria, coi suoi macilenti "poilus" é ancora non solo necessaria ma fondamentale per imporre la propria volontà sui campi di battaglia.



14 commenti:

  1. Avere il cervello colonizzato (quindi spappolato... quel poco che c'è) fa utilizzare non solo la lingua dei padroni, ma i suoi stessi concetti. Praticamente il cervello spappolato del colonizzato utilizza quello bacato del colonizzatore. Nominare questa operazione "Restore Hope", cioè come quella degli USA in Somalia, che sappiamo bene come andò a finire anche grazie al film "Black Hawk Down", spiega tutto.

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    1. Bravo, hai colto esattamente il nostro suggerimento! :D

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    2. Grazie Kahani! Ma io sono deliziato da questi toui post "multimediali" che aggiungono sapore speziato alla tua già nutriente informazione.
      Per continuare sulla falsariga: credo che quello che stanno mettendo in scena i cervelli verrminati USAuditi sia il set del prossimo film capolavoro e campione al box office: "Salvate il soldato Ryad"

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  2. Beh invece di chiamare allucinato Douhet io dire che la forza aerea e utilissima nella battaglia, ma come l'artiglieria inizia e prosegue il combattimento, ma è poi la fanteria che lo completa e perfeziona, da sola non è sufficiente alla vittoria. Però dato per assodato che i sauditi abbiano terminato gli attacchi aerei che cosa vogliono fare adesso? Penso che nei giorni precedenti e ancora adesso ci sono e ci saranno contatti segreti fra sauditi ed iraniani, con il beneplacito di Obama. Presumo, e vorrei il conforto del dr Suleiman Kahani, che lo Yemen si avvii ad una divisione. Cosa che nella sua millenaria storia non è nuova.




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    1. La forza aerea é utilissima SOLO SUL CAMPO DI BATTAGLIA IN DIRETTO SUPPORTO A FORZE DI TERRA...ricordiamo che gli alleati occidentali persero la gara per arrivare a Berlino sprecando immense quantità di tempo denaro personale munizioni ed equipaggiamenti nella campagna di 'bombardamento strategico' della Germania durante la quale la produzione d'armi del III Reich ANZICHE' DIMINUIRE AUMENTO'...si faccia una pensata su questo

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    2. Dottor Suleiman Kahani apprezzo e ritengo valida la sua risposta di tipo militare, ma non mi ha dato la seconda delle risposte che avevo chiesto. E cioè: ci sono a suo parere contatti segreti fra sauditi e iraniani? Io penso di si e ribadisco che il futuro dello Yemen è di separazione se non di diritto almeno di fatto. Grazie per la risposta.

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    3. Scusa non avevo letto tutto, allora, contatti 'segreti' non mi risulta che ce ne siano stati, l'Iran ha lanciato appelli in varie sedi (ultima l'ONU), per una soluzione negoziata della situazione, che poi é quello che l'Iran ha sempre caldeggiato a dispetto della retorica settaria di Riyadh...speriamo che una volta verificata l'impossibilità della soluzione militare bruta i Sauditi si convincano a tentare questa strada, ma temo che prima esauriranno ogni altra opzione possibile...

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    4. Grazie. Allora ritengo che la strategia del Kaos di marca USA sviluppata in questi ultimi anni abbia un corrispettivo nella strategia saudita. Come la Siria resiste ma gli usraeliani gli mandano sempre nuovi takfiri, così i sauditi ne faranno di tutti i colori ma non si rassegneranno. Il medio oriente nel disegno usa deve ardere sempre a qualunque costo. Saluti

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  3. La forza aerea è ritenuta come principale solo dalle culture che hanno paura della morte e la esorcizzano sognando una guerra a costo zero per le proprie forze, molto stupidissimo visto che tutti muoiono prima o poi.
    Quei puzzoni degli alleati occidentali con il piffero sarebbero sbarcati in normandia senza il dissanguamento tedesco sul fronte orientale.
    Per me quella testa di cazzo di imbianchino austriaco delinquente era d'accordo sin da principio con gli inglesi per cercare di annientare l'Unione Sovietica salvo che poi i fatti hanno preso una piega leggermente diversa.
    I sodomiti britannici con i culattoni mangia rane avevano addirittura pianificato un aggressione ai campi petroliferi di Baku!
    Il re (o la regina) vada a farsi sodomizzare ed il galletto a farsi friggere ... come pollo alla Kiev!
    Ivan Demarco Orlov

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    1. Hitler avrebbe voluto fortissimamente un co-dominio tedesco-inglese (egemonia tedesca sul continente, inglese sui mari) perché essendo un piccolo borghese era fortissimamente anglofilo, ma Churchill essendo mezzo americano non ci voleva sentire da quell'orecchio...Hitler ha totalmente stravolto i fondamenti dell'ideologia nazionalsocialista che essendo fortemente imparentata con la Geopolitica di Haushofer e con l'Idea Eurasiatica sarebbe stato portato piuttosto a cercare un accordo tra Potenze di Terra (Germania e URSS) contro le potenze talassocratiche Usa e Uk...

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    2. Hitler era fortemente russofobo, in tutti i sensi, e la guerra di aggressione all'URSS per la quale poi perse le guerra (altrimenti la svastica sventolerebbe in tutte le capitali europee ancora oggi), l'aveva pianificata ancor prima di arrivare alla cancelleria. Perfino nel Mai Kampf aveva scritto nero su bianco che la Russia, con le sue vaste terre e risorse, era un obietivo d'obbligo per la campagna nazista di "spazio vitale", che avrebbe garantito alla Germania materie prime e forza lavoro a costo quasi nullo, in previsone dello scontro finale che, secondo quanto scritto nel Main Kampf, doveva essere quello con gli Stati Uniti. Che Hitler avesse più volte proposto una pace alla Gran Bretagna è verissimo. Vero è anche il fatto che agli alleati faceva comodo che la Germania aggredisse l'URSS. Nonostante Roosvelt avesse imposto una legge per prevenire e punire le aziende e le banche americane che erano in affari con la Germania, nei fatti Hitler ha potuto riarmare la germania grazie alle aziende americane. Molti industriali americani erano assai antisemiti, e vedevano du buon occhio Hitler, tanto che Hernry Ford si rifiutò di fornire motori per aerei agli Inglesi, ma si fece in quattro per fornire materiale a Hitler. Altri ammiratori di Hitler della prima ora erano il barone della stampa Randolph Hearst e Irénée Du Pont, a capo del trust Du Pont, che avevano appassionatamente seguito la carriera del futuro fuhrer già dagli anni venti e lo avevano sostenuto finanziariamente. Molte corporations Americane particolarmente importanti avevano goduto di considerevoli investimenti in Germania. La IBM aveva insediato in Germania una sua filiale, la Dehomag; negli anni venti, la General Motors aveva preso il controllo del più grosso produttore industriale di auto della Germania, la Adam Opel AG; e Ford aveva gettato le basi di un impianto succursale, più tardi noto come la Ford-Werke, a Colonia. Altre compagnie USA contraevano società strategiche con compagnie Tedesche. La Standard Oil del New Jersey, oggi Exxon, sviluppava collegamenti strettissimi con il trust tedesco IG Farben. Dall’inizio degli anni trenta, una élite di circa venti fra le più grandi corporations americane, fra cui Du Pont, Union Carbide, Westinghouse, General Electric, Gillette, Goodrich, Singer, Eastman Kodak, Coca-Cola, IBM, e ITT avevano rapporti con la Germania nazista. La Union Bank era intimamente collegata con l’impero finanziario ed industriale del magnate tedesco dell’acciaio Thyssen, il cui apporto finanziario aveva permesso ad Hitler di arrivare al potere. Questa banca era gestita da Prescott Bush, nonno di George W. Bush.

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    3. E' impressionante l'elenco di magnati filo nazisti ma ancora più impressionante il fatto che dei poveri ignoranti mugiki "sotto uomini" abbiano letteralmente rotto il sedere ai "super uomini" ariani ...
      "
      vai a est vitello ariano
      là i contadini ti macelleranno
      vai a est vitello ariano
      là ci sono due metri di terra per te
      vai a est vitello ariano
      i tuoi occhi saranno bruciati dal sole
      e diventerai cieco
      vai a est vitello ariano
      i siberiani ti taglieranno i tendini
      e non potrai più camminare
      vai a est vitello ariano
      tornerai indietro strisciando
      nelle tue città distrutte
      "
      Ivan Demarco Orlov

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    4. ... e vogliamo dimenticare i filonazisti presenti dentro la stessa casa regnante (tedesca!) del Regno Unto di Gran Bretagna?

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  4. Salvatemi almeno Henry Ford: ha inventato l'auto per tutti e se il padre dell'industria moderna era un fervente antisemita, un motivo c'è.
    Federico

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