Come annunciato nel nostro precedente articolo sulle sofferenze dei Palestinesi martirizzati dagli invasori ebrei della loro terra Saad Dawabsha, che con la sua famiglia aveva subito gravissime ustioni nel rogo della propria abitazione di Douma, non ha resistito; nonostante i sanitari considerassero le condizioni di sua moglie più gravi delle sue, é spirato nel reparto di terapia intensiva dove secondo i calcoli avrebbe dovuto trascorrere quasi un anno.
Adesso rimangono da soli Ahmed Dawabsha, 4 anni, le cui condizioni erano date in lievissimo miglioramento, e sua madre Riham, gravissima, con ustioni di terzo grado sull'80 per cento del corpo.
Come sopravviveranno questa donna e questo bambino da soli? Senza un appoggio, senza un sostegno, con durissime terapie e procedure di riabilitazione da affrontare per tornare a condurre anche solo una parvenza di vita normale?
Il Popolo di Palestina deve unirsi e capire una volta per tutte che solo con la lotta senza quartiere contro ogni invasore, ogni occupante e ogni collaborazionista di costoro sarà possibile evitare che il futuro sia costellato di tragedie simili a quelle della famiglia Dawabsha. Se anche la Resistenza porterà lutti e sofferenze (e li porta, basta guardare Gaza) comunque esse sono preferibili a un'eternità di asservimento e minorità.
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