domenica 22 novembre 2015

Dopo le cime di Al-Zahi anche le Alture di Al-Ziwakat cadono in mano alle forze siriane!

Continuano senza apparente sosta le ritirate dei terroristi di Al-Nusra e dell'FSA dalle alture a Nordest di Latakia, dopo le alture di Al-Zahi, anche i rilievi di Al-Ziwakat sono stati infatti riconquistati dalla 103esima Brigata della Guardia Repubblicana, dalla milizia NDF di Qurdaha, dai volontari del partito SSNP e da quelli della Resistenza Siriana.

La cattura dei villaggi di Deir Hanna e Daghmashaliyah nei monti del Jabal al-Turkmen ha mandato "fuori registro" la struttura della difesa takfira che non riesce più ad ancorarsi al terreno, pur essendo il territorio montagnoso favorevole a chi cerchi di rallentare il nemico.

Costantemente le stazioni di intercettazione siriana (e anche quelle russe) captano disperati messaggi dei capi delle varie sigle terroriste che chiedono aiuto ai loro patrocinatori turchi. Non c'é nemmeno bisogno di dire che i marconisti e radio-operatori di Assad e di Putin si divertono molto a disturbarle o cancellarle del tutto dall'etere...

13 commenti:

  1. Ogni volta i puzzosi ratti islamisti concedono qualcosa. Mentre prima si assistevano a offensive dell'esercito siriano che portavano sì a buone/ottime conquiste (Al-Qusayr, l'offensiva su Morek che per un momento sembrava sul punto di prendere anche Kahn Shaykoun, la faticosa ma inesorabile rpesa di Kessab, la battaglia per la prigione di Aleppo) ma spesso anche a conquiste minine e marginali che portavano a enormi vuoti e pesanti sconfitte (Tabqa, il crollo mostruoso di Idlib, Jisr Shigour e tutta la pianura di Al-ghab sgretolati in poche settimane ,la immane difficoltà nel prendere Sak Island e la decisione poi di abbandonare tutto una volta l'ISIS si è spinto a Palmyra fino a prenderla), insomma mentre prima molte vittorie erano compensate da altrettante sconfitte ora vedo più equilibrio e meno voragini. Il contributo dei russi è stato qualcosa di formidabile e poi comunque l'afflusso anche di volontari e milizie ha aiutato molto. Mancavano proprio uomini, troppo pochi, troppo insufficienti.
    E così prima una avanzata inarrestabile fino a Icarda che poi è stata in parte ceduta per non prestare il fianco a pesanti contrattacchi, poi avanzate fino a prima inimmaginabili nel buco nero del Ghouta Est.
    Poi avanzate costanti nonostante il difficilissimo terreno montagnoso a Latakia, i ratti provano disperate e costosissime offensive ma riprendono solo qualche misero villaggio per riperderlo poi dopo neanche una settimana: la loro idiozia li spinge a investire enromi quantità di risorse e uomini solo per guadagnare un giorno in più di nichilismo nel loro misero staterello wahabita.
    Molto bene.

    Naturalmente c'è ancora moltissimo da fare, non è il caso di fermarsi, è in corso un contrattacco islamista a Tall-Eis e Al-Hader. Inutile dire che queste posizioni sono importantissime da tenere, c'è anche un offensiva governativa su Khan Touman, qualche quartiere si dice sia già sotto controllo ma se si riuscisse a respingere i contrattacchi terroristi e prendere Khan Touman si creerebbero immani problemi logistici all'armata wahabita.
    Forse se nell'immediato qualcosa deve essere ceduto, meglio perdere Icarda (ma tenere ad ogni costo Al-Hader, non deve essere persa) e vincere a Khan Touman. La pressione sarebbe pesantissima su Idlib, invevitabilmente i terroristi dovranno spostare qualche banda di scalzacani da Hama o Idlib e allora ci sarà l'opportunità per rosicchiare altro terreno ai terroristi.

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  2. I siti pro ribelli parlano di un forte arruolamento governativo avvenuto nelle ultime settimane. Speriamo che siano truppe affidabili.

    Mercoledì arriva la portaerei francese portando i francesi ad eguagliare il numero di aerei con il quale i russi hanno iniziato le operazioni militari ... Speriamo che i francesi abbiano in abbondanza missili di precisione in grado di fornire appoggio ravvicinato anche contro truppe nemiche in movimento. Analisti Russi affermano che la Russia stia usando bombe a caduta con un software che analizza tutti i parametri e sgancia in automatico dell'obiettivo, questo consente di usare bombe vecchie (risparmiando parecchio) ma di colpire con precisione solo obiettivi statici.

    Una cosa che mi sorprende è la velocità e la costanza di avanzamento che hanno mostrato nel nord-est i curdo-arabi. Sapete il perché loro avanzano più velocemente?

    On

    PS
    Non mi ricordo chi ma a qualcuno insisteva sull'uso della base aerea appena liberata almeno per gli elicotteri. Ho trovato un immagine in un sito ribelle che mostrava 4 elicotteri d'attacco fermi in un campo che si diceva trovarsi a 2 km a sud della base aerea. Ma non aveva l'idea di una base effettiva ma più di un punto dove riposare in attesa di riprendere le operazioni.

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    1. On secondo me l avanzata dei curdi è stata dovuta a mancanza di difese dell isis più che per l impeto dell attacco. Era un teatro operativo dormiente quello di Sinjar e a sud di Hasakah. A quanto pare proprio un paio di settimane fa da quelle zone molti combattenti dell isis sono stati ridispiegati a est Homs per condurre gli attacchi su Saadad e Maheen e a Deir Ezzour per continuare la pressione sull aeroporto . I curdi sono stati furbi e ne hanno approfittato
      Lex

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    2. non ho capito la risposta data dal Dott Kahani sulle alleanze,ha scritto che i curdi senza l'aiuto del governo siriano sarebbero tutti morti, ma i curdi sono di tre gruppi,curdi siriani,irakeni e del Kurdistan...penso fossero considerati solamente i curdi del YPG,schierati vicino ad Aleppo...

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    3. Intenderà di sicuro i curdi schierati vicino ad Aleppo. Quelli che sono asserragliati a Sheikh Maqsood
      Lex

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    4. Che poi anche su questo ho dei dubbi.
      L'esercito ha fatto solo una piccola parte, in alcuni casi modestissima.
      I curdi hanno avuto un atteggiamento che definire ambiguo è un eufemismo. Ad Aleppo (il quartiere Sheik Maqsood che controllano) i terroristi di Al-Nusra e del FSA li lasciavano passare tranquillamente, portare i loro atti terroristici dentro e fuori Aleppo e spostare le loro armi scimmiesche.
      Nel Nord-Ovest della Siria hanno uno spicchio di territorio che non è mai stato toccato dalla guerra: mi sembra evidente che se i ratti avessero voluto attaccarli lo avrebbero potuto fare e indisturbati dati che quello spicchio è sempre rimasto isolatissimo e come sia potuto sopravvivere non molestato è solo perché non si è voluto attaccarlo.
      Ad Hasakah è un po' un'eccezione perché è una città da sempre a controllo misto curdo-siriano e le offensive dell'ISIS li hanno sempre costretti, volenti o nolenti, a far fronte comune. Anche nei periodi di stallo c'è stato qualche sparatoria tra esercito e curdi, segno che la città è tranquilla ma a volte ci sono tensioni (molto probabilmente legato al controllo del territorio e all'ingresso di uno in quartieri dell' "altro" di non sua competenza).
      Sul fronte di Kobane è dove i curdi hanno rischiato di più e varamente: ho letto che terroristi del FSA e di Al-nusra erano presenti tra i curdi. Anche l'esercito siriano non ha fatto mancare di tanto a volte l'appoggio con bombardamenti e lanci di rifornimenti, insomma i curdi hanno ricevuto aiuto da ambo le parti, senza che per loro ci fosse nulla di strano. Ma l'esercito non è che abbia ingaggiato più di tanto l'ISIS, se non altro perché non aveva forze sufficienti.
      Vorrei ricordare che in fondo, i curdi hanno una visione estremamente più laica e civile, ma nettamente di più, ma teoricamente sarebbero sunniti pure loro.
      In parte (anche se minore) anche per loro gli alauiti sciiti sono musulmani di serie B per non dire C2.

      Alla fine credo che l'obiettivo dei curdi sia sempre quello: il Kurdistan e fare un'unica macro-regione curda riunendo le varie minoranze dell'Iraq-Turchia-Siria e magari pure dell'Iran.
      Loro vogliono essere lasciati in pace e se non vengono molestati se ne fregano abbastanza se lo Stato in cui vivono è minacciato di distruzione per linee settarie.
      Se li attacchi però non ci pensano due volte a difendersi con le unghie e con i denti, ma non ci si illuda più di tanto. Una volta riconquistati i territori e villaggi che avevano in precedenza non si lanceranno in offensive per aiutare l'esercito con cui hanno combattuto spalla a spalla o da cui sono stati aiutati quando erano in pericolo di vita.
      Sicuramente ad Hasakah l'ISIS avrà lasciato voragini ma di avanzate curde neanche l'ombra, molto semplicemente non vogliono avanzare.

      Un atteggiamento da considerare alla fine della guerra.
      Riconoscenza sì e qualche piccola concessione ma nulla di più perché tanto se li combatti in modo demente come fanno i turchi li avrai sempre contro, ma se gli regali troppo loro ne approfittano per allargarsi e basta. Il Kurdistan iracheno è un esempio di Stato nello Stato, fanno quello che vogliono e se ne fregano.

      Io alla fine credo che i curdi abbiano diritto al loro Stato (come i palestinesi del resto) ma a patto che ogni Stato ceda qualcosa, se deve cedere solo la Siria no.
      So che difficilmente questo si realizzare ma sono problemi che rimarranno sempre a galla se non si risolvono (vedi la madre di tutti i conflitti, il tumore del Medioriente che è l'occupzione illegale e abusiva di territori Cisgiordani e di Gaza)

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    5. I curdi hanno trattato l'appoggio anche dei russi. Penso che l'idea di Vienna si di creare uno stato unitario ma federale, che non vuol dire debole anche gli USA e Russia sono federali. Lo stato federale potrebbe accontentare anche altre minoranze e quindi rendere più facile la fase di ricostruzione.

      Per l'importanza dei curdi in questa guerra io farei notare 2 aspetti: controllano quasi tutto il confine nord e quindi basta poco per isolare l'isis; e poi, riescono a coordinare gli attacchi tra parte irachena e parte siriana ... In contemporanea hanno preso hawl in Siria e sinjar in Iraq costringendo alla'isis ad abbandonare tutta l'area intermedia. E sinjar dista 50 km dal confine.

      Ad occhio la zona presa solo in Siria è superiore ai 1000 kmq ... Ecco delle cartine
      http://www.agathocledesyracuse.com/archives/532

      In Iraq si sono formati e spesso armati 15000 miliziani (non solo curdi) e si sta accelerando con 5000 o 10000 attualmente in addestramento (non ho trovato più la fonte ma mi pare 10000)

      Anche gli americani si son dati una mossa. La sola città di sinjar ha visto 70 raid nelle 24 ore prima dell'attacco.

      La città di der non è molto distante ... Ed una contemporanea presa di Palmira potrebbe spezzare in 2 l'isis .... Se dovessero scendere fino a der il peso a Vienna sarebbe rilevante. Con la SDF (i curdo-arabi) come prima forza non governativa e l'opposizione legata ai turchi e sauditi ridimensionata anche dall'azione governativa. L'eventuale presa di raqah ed un forte avanzamento governativo nel triangolo tra Aleppo hama e idlib potrebbe ridimensionare i paesi vicini e far emergere un'opposizione più pronta a trattare e meno fondamentalista. Forse è questo il piano russo-americano che non si può confessare

      Scusate il messaggio ... Mi pare slegato ma col dell è un casino

      On

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    6. Questo è vero ma attenzione: Russia e Stati Uniti sono due Stati in cui, in modi diversi, si riconoscono nello Stato centrale. Il Colorado o il Michigan mai si sognerebbero di diventare indipendenti. Certo gli Stati federali rivendicano le loro scelte su diritti civili, hanno ampia autonomia tributaria ma il Texan non pensa certo a vendere il petrolio per fare un'unione col Messico.
      In Russia la visione è da sempre mosco-centrica, gli unici problemi vendono dalle regioni a maggioranza musulmana.

      In Siria la cosa è diversa e in Libano la cosa si vede in modo ancora più evidente.
      In Siria il petrolio (non tantissimo, non raggiunge nemmeno i livelli di un Venezuela o una Nigeria ma pur sempre discrete riserve) è tutto nel Nord curdo.
      I Curdi sono abbastanza laici ma sunniti, inoltre ambiscono a sempre maggiore autonomia fino ad arrivare l'indipendenza con lo scopo neanche troppo velato di riunirsi un giorno coi cugini iracheni e turchi.
      I sunniti in Siria sono maggioranza ma occupano le aree più arretrate e sono inclini al fanatismo religioso aizzati dal clero. Gli alauiti sono una piccola minoranza, così come cristiani e drusi, occupano le aree più sviluppate come la florida costa di Latakia, Aleppo e Damasco.
      Come si può vedere è un paese strutturalmente aggredibile da potenze straniere che vogliano, tramite guerre per procura, fratturare il paese su linee etnico-religiose (vedi Iraq, ci sono riusciti).

      Un Kurdistan su modello iracheno dopo 4 anni di devastante guerra civile oggi indebolirebbe enormemente la Siria.

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    7. https://mobile.twitter.com/Syria_Rebel_Obs/status/668473878520471552/photo/1
      Io penso, senza informazioni, che tutte le parti non ne possono più della guerra e se si trova un compromesso onorevole. Tanto più che Russia e USA vogliono il compromesso.

      Avete notizie sul fronte del levante? E sul nuovo esercito siriano?

      On

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    8. http://i.imgur.com/j2q4He3.png

      ho trovato la fonte
      al 15 novembre le truppe formate in iraq sono 15700 (di cui circa 2000 dall'Italia)
      quelle in corso di formazione al 19 novembre sono 4800

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  3. http://www.modernfrontlines.com/2015/11/21/the-hasakah-frontline-syria-the-ypg-with-the-help-of-sdf-are-gaining-territory-around-hasakah/

    Questo è il link corretto arriva al 21 novembre

    On

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  4. L'offensiva a sud di aleppo respinta!http://www.almasdarnews.com/…/massive-islamist-counter-off…/

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  5. L'offensiva a sud di aleppo respinta!http://www.almasdarnews.com/…/massive-islamist-counter-off…/

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