Meno di un mese fa l'ISIS sprecava uomini e risorse non rimpiazzabili col suo stupido attacco lungo la strada tra Ithriyah e Khanasser, i cui effetti vennero dissolti e contrastati in circa cinque giorni dalla controffensiva delle forze siriane; adesso la situazione é del tutto ribaltata e sono i takfiri del 'califfato' a essere sotto scacco, con la fondamentale posizione di Palmyra/Tadmur circondata da due lati.
In particolare sul versante Nord di Palmyra le truppe governative hanno tagliato le comunicazioni lungo la strada per Ithriyah, escludendo ogni possibilità di rinforzo e rifornimento per le forze takfire da parte dei loro alleati eventualmente ancora presenti nell'Est di Hama.
Tutto intorno alla storica cittadina le forze siriane hanno occupato avamposti e località dalle quali mancavano ben da dieci mesi e sembra che tutte le pedine siano in posizione per un ultimo concentrato sforzo offensivo che porti alla riconquista dell'area e alla liberazione del suo storico patrimonio artistico e archeologico.
Magnifico! E l'Architettura ringrazierà.
RispondiEliminaMagnifico! E l'Architettura ringrazierà.
RispondiEliminaCredo che quella di Palmira sarà l'ultima grande battaglia.
RispondiEliminaLa resistenza di Deir Azzor ha eliminato i gruppi scelti di takfiri.
Gli attacchi curdi hanno sguarnito Raqqa, che non a caso si sta ribellando.
Il collasso a Palmira, sarà il collasso di tutto lo stato islamico di Siria
a proposito di Raqqa ci sono notizie della situazione?
EliminaAnonimo 20.25 il collasso potrà avvenire solo se gli Iracheni attaccano in simultanea altrimenti possono tranquillamente continuare a sguarnire provvisoriamente l iraq ,come già sta succedendo, per coprire Qurayteen, Palmyra e Tabaqa. Il problema più grosso probabilmente è il varco di Abu Kamal che consente in poco tempo di raggiungere l est siriano dall Anbar
EliminaLex
Sputnik Italia di oggi da Palmira antica già liberata , senza aver incontrato ostacoli : evidentemente i terroristi hanno preferito concentrarsi a Tadmur o Palmira nuova .
RispondiEliminaAnonimo 20.45.
RispondiEliminaAttraversare l'eufrate ed il deserto, con gli aerei russi e la rinata aviazione di Assad, non è più una passeggiata.