lunedì 31 ottobre 2016

Dopo ventinove mesi di ostruzionismo voluto dal saudita Hariri, Michel Aoun é Presidente del Libano!

Questo articolo a momenti verrà pubblicato anche sul quotidiano online L'Opinione Pubblica, col quale mi pregio di collaborare e dove i miei scritti sono tutti consultabili a questa pagina web.
Il Paese dei Cedri ha di nuovo un Capo di Stato; a ventinove mesi dalla scadenza del mandato di Michel Sleiman (25 maggio 2014) il Parlamento di Beirut é riuscito, dopo quarantacinque tentativi andati a vuoto, a eleggere l'Ex-Generale, Ex-premier ed Ex-presidente ad interim (carica che assunse parallelamente al premierato tra il 1989 e il 1990, mancando in quel periodo un Presidente legalmente eletto) Michel Aoun, l'ottantunenne leader del Libero Movimento Patriottico, alleato di Hezbollah, di Amal e di altre forze progressiste e nazionaliste nell'Alleanza 8 Marzo.

Michel Aoun ha una storia lunga e complessa che lo ha visto spesso al centro dei violenti e drammatici rivolgimenti che hanno travagliato il Libano (un tempo Svizzera del Medio Oriente) negli ultimi quaranta anni. Esiliato in Francia tra il 1991 e  il 2005, ritornò il Libano subito dopo il ritiro dell'Esercito Arabo Siriano, che aveva presidiato porzioni del Libano fin dalla fin dal 1976, dapprima schierando la propria formazione a fianco degli altri partiti cristiano maroniti (Forze Libanesi e Falange), ma in seguito, vedendo come il Movimento Futuro di Saad Hariri stesse egemonizzando sempre più la coalizione del "14 Marzo" trasformandola in un veicolo della dominazione saudita in Libano, egli stupì gli osservatori politici libanesi e internazionali siglando un'intesa con Hezbollah nel febbraio 2006 e spostando il suo partito nell'Alleanza 8 Marzo.


L'alleanza LMP-Hezbollah-Amal è stata fondamentale per permettere alla coalizione 8 Marzo di egemonizzare la vita politica libanese mandando al Governo prima Najib Mikati e poi Tammam Salam, ma gli ex-alleati di Aoun si sono poi "vendicati" bloccando per oltre due anni la successione del Presidente uscente Michel Sleiman, facendo sistematicamente mancare il quorum per un'elezione regolare pur di non permettere all'Ex-generale di salire alla poltrona presidenziale.

Infatti la "consuetudine costituzionale" prevede che in Libano il Presidente sia sempre cristiano maronita, il Premier musulmano sunnita e il Capo del Parlamento musulmano sciita, con i maroniti divisi tra due coalizioni opposte era impossibile un'elezione regolare a meno che tra i due tronconi (LMP da una parte e Kataeb/Falange e LF dall'altra) non si addivenisse a un compromesso.

Dopo ventinove mesi di fumate nere però i "boss" di Kataeb e LF (Geagea e gli ultimi eredi del Clan Jumayil) hanno cominciato a preoccuparsi vedendo come settori sempre più ampi dell'opinione pubblica maronita cominciassero a considerare il loro ostruzionismo una prova di sottomissione a ordini provenienti da Riyadh (grande sponsor del partito musulmano sunnita 'Movimento Futuro', guidato da Saad Hariri, nato ed educato in Arabia Saudita durante gli anni della Guerra Civile Libanese).

Così, negli ultimi dieci giorni, l'intera Alleanza 14 Marzo ha inghiottito "L'Amaro Calice", rassegnandosi a vedere Aoun insignito della carica presidenziale. Il lunghissimo braccio di ferro, durante il quale nemmeno una volta la solidarietà maronita-sciita del triangolo LMP-Hezbollah-Amal è sembrata anche solo appannata (e men che mai indebolita) rappresenta un trionfo lungamente aspettato e ampiamente meritato per Michel Aoun, che da Generale osò sfidare apertamente prima le stesse milizie maronite (per riaffermare l'Esercito Libanese come protettore di tutta la comunità nazionale) e poi addirittura condurre una guerra contro l'Esercito Siriano (col sostegno sotterraneo dell'Irak di Saddam Hussein) nel 1989-90.

All'epoca queste decisioni gli valsero i lazzi della stampa internazionale che lo dipingeva come un Napoleone "in sedicesimo" o come "Un matto che si è svegliato pensando di essere De Gaulle", eppure questi capitoli della sua vita (che cercheremo di spiegare meglio in una prossima biografia del Neopresidente libanese) derivavano tutti da una sua fortissima convinzione: che il Libano dovesse affermarsi come uno Stato autonomo e indipendente e che avesse il Diritto/Dovere di difendersi in tutti i modi contro chi attentasse a queste sue prerogative, fossero esse milizie settarie o forze armate occupanti, siriane o israeliane che fossero.

24 commenti:

  1. Sintesi molto chiara sul Libano recente e attuale. Spero ne seguano altre. Complimenti
    Zerco

    RispondiElimina
  2. Volevo aggiungere che Israele ospita ancora oggi il governo in esilio del Libano libero, fondato da quello che è rimasto dell'esercito del Libano del sud responsabile assieme ad israele della strage di Sabra e Chatila e cacciato dagli Hezbollah nel 2000, oggi questo esercito agisce per conto di Israele nel web, ha avuto una parte importante nelle primevere arabe per scaldare le anime nei blog e siti arabi, come cacciatore di sionisti ne avevo scovati diversi nei blog arabi, sono molto organizzati nei commenti e a confronto quelli di lingua italiana sono solo piscio di gatto, ma comunque la tattica è sempre quello e a loro puzza si sentiva.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. mi chiedo come ci si possa appiccicare la sigla Farouk? Nel dialetto svizzero-tedesco, pronunciato da persone di idioma italiano, significa
      PAZZO! E il re egiziano, Faruq I, veniva anche scritto Farouk dalla stampa straniera!

      Elimina
  3. Cambiano i rapporti di forza interni al LIbano in funzione del dato geo politico dell'area da cui la messa in mora dei filo sauditi e l'elezione di Aoun, merita ricordare che appena si ritirarono i Siriani i sionisti aggredirono il Libano e presero una solenne batosta da Hezbollah dalla quale non si sono ancora ripresi:
    - la loro "meraviglia" merkava ridotta a rottame dai missili portatili anti carro russi (*) ;
    - intere popolazioni kibbuzim costrette a sloggiare per paura dei missili ;
    - una modernissima corvetta colpita da un missile c-802 ;
    - elevatissime perdite mai dichiarate ed ammesse.
    - inferiorità tattica assoluta e relativa.
    Quei simpatici carognoni di Hezbollah hanno distrutto il mito dell'invincibilità israeliana non solo perché sono bravi e valorosi ma perché sono dei politici che definire raffinatissimi è riduttivo, loro politicamente un saudita o uno del qatar se lo mangiano a colazione.
    Ora i Russi sono in Siria e nessuno riuscirà a mandarli via, divertenti i ripetuti viaggi del furbacchione Nethaniau a Mosca che ha dimostrato di non essere cretino come Erdogan e si è guardato bene anche solo dal minacciare di abbattere aerei Russi.
    (*) All'epoca gli israeliani protestarono con i Russi per la fornitura dei micidiali Kornet (esempio di incredibile faccia tosta o chuzpà di cui i giudei sono maestri assoluti) al che i Russi risposero chiedendo dove i carri armati israeliani erano stati così sfortunati da incontrare i Kornet e spiegando che se non avessero cercato di invadere il Libano non avrebbero fatto così cattivi incontri, niente arroganza e modesta logica mugika.
    Ivan Demarco Orlov

    RispondiElimina
  4. Comunque la si guardi, è sempre un pastrocchio, primo le votazioni sono posticipate, secondo è un antisiriano,
    In un governo con una forte presenza sunnita dominata da ryad e un raggruppamento sciita dipendente da Teheran

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non é per niente antisiriano, anzi...riguardatevi i nostri articoli del passato su di lui...in Medio Oriente i nemici cambiano...una volta anche Hezbollah e Amal si sono sparati addosso...

      Elimina
    2. posso solo riportare quello che è stata la sua storia passata,
      ma come sappiamo bene in politica, gli interessi non guastano l'amicizia, http://www.ilpost.it/2016/10/31/libano-presidente-michel-aoun/

      Elimina
  5. Molto interessante. Grazie Suleiman per la biografia del generale. E la notizia della sua elezione fa piacere, perchè con lui a Baabda (credo che sia ancora quella la Presidenza), il Libano multietnico e multiconfessionale è in buone mani. Di lui ricordo il coraggio indomito, come comandante delle forze armate, nei complicati conflitti della fine degli anni '80, ma sempre al servizio della sovranità del suo paese. Non esitò, pur maronita, ad opporsi alle FL, guidate con miopia dagli uomini del Kataeb (in un'occasione le definì, ricordo, "forze della decadenza", perchè dedite ad ogni genere di traffici, anche di stupefacenti).Non ricordo se ebbe buoni rapporti coi Franjeh (la ottima Brigata Marada), ma spero che sia quella la strada (all'interno del mondo maronita) anche oggi.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Signor Paolo ribalko. Vedo che sta facendo progressi. Il rapporto di Aoun con Franjeh ce lo dovrebbe spiegare lei! Lei e' il signor professore, e se non lo ricorda, apra i suoi libri e lo cerchi! Scusi la mia arroganza, ma alla mia veneranda eta' me la posso permettere, con licenza.
      Penso che i legami con l'ex milizia MARADA di Suleiman Franjeh, amico di Assad e critico con le falangi di Gemayel e alle Forces Libaneises di Geagea, si siano rinsaldati.
      La saluta il Prof. Moriartry, genio del male e critico fino all'esaurimento, delle dichiarazioni sue e altrui.
      Baabda e' ancora la residenza ufficiale del Presidente.

      Elimina
    2. Salve, Prof.C. (o M.) Sempre in trincea,eh! Ma, va bene così. La ringrazio per le precisazioni su Marada e Baabda. I rapporti tra la famiglia Gemayel (Kataeb) e i Franjeh erano proprio di guerra aperta. Mi sembra che i primi furono responsabili dell'omicidio del primogenito del vecchio Suleiman, con un'operazione di commando cruentissima. E cui i Franjeh risposero con l'assassinio di di un rampollo Chamoun, altro "signore della guerra" di quegli anni e alleato dei Gemayel.
      Ma, Prof., perchè veneranda età?
      Un carissimo saluti ai Proff. C. e Moriartry.
      Potrò conoscervi personalmente un giorno ?

      Elimina
  6. Iraq: il Daesh è dotato di missili " Taw ".

    Fonte e Foto
    http://parstoday.com/fr/news/middle_east-i18307-irak_daech_est_dot%C3%A9_de_missiles_taw


    Altra notizia:


    Iraq: missili US trovati in base Daesh.


    Fonte e Foto:

    http://parstoday.com/fr/news/world-i18301-irak_des_missiles_us_dans_une_base_de_daech

    Iraq: il Daesh è dotato di missili " Taw ".

    Fonte e Foto
    http://parstoday.com/fr/news/middle_east-i18307-irak_daech_est_dot%C3%A9_de_missiles_taw



    RispondiElimina
  7. Sono propenso a credere che il Christian voleva far introdurre dal Kahani una censura degna della più repressiva inquisizione.
    Il redattore, persona intelligente, fiutò la conseguente perdita di click. E mandò a quel paese il suo amato cerbero. Che sparì a poco a poco dopo la famosa conferenza di Albenga. S.E.o.O.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ad 1923. Risposta a 1627.

      Elimina
    2. Che fantasia contorta, ha mai pensato a darsi alla fantascienza?

      Elimina
  8. Incredibile questo piccolo grande Paese, popolo molto audace dal sangue caldo, discendente dei Fenici di vera lingua semitica non come altri falsi semiti, capace di trovare la cura con la resistenza contro il cancro israelitico comparso in quella regione attraverso il blasfemo movimento sionista, che è come tutti i tumori si nutre di sangue

    RispondiElimina
  9. 1627 e 1903: "....i troll con la loro logica e sapienza lo smontarono nei minimi termini"???? Fate ridere, in confronto a voi Farouq è un'enciclopedia parlante, tornate nei vostri laidi ghetti khazari LGBT che non siete altro.

    RispondiElimina
  10. Volevo, se possibile chiedere alcune risposte all'admin della pagina, non so se sia questo il post giusto. Sono molto interessato al destino del medio oriente, in particolare la rivoluzione in Siria se così vogliamo chiamarla. Inizialmente seguivo di rado al TG quello che dicevano, Assad terrorista ecc..., poi però ho notato che non era vero e anche grazie a voi aperto gli occhi su molte cose, bisogna sapersi informare e per farlo non fermarsi alla prima notizia che passa.

    Volevo chiedere...essendo venuto a conoscenza della differenza fra sunnita e shiita...sbaglio o gli shiiti anche di mentalità sono più aperti e meno tradizionalisti dei sunniti (e anche meno estremisti). Chiedo perchè ho notato che, nella Siria in mano al regime molte differenze con i sunniti e invece molte analogie con il mondo occidentali (li vedo più aperti e più amichevoli) quindi penso che dare armi del genere (parlo degli USA) a dei taglia gole non sia stata una scelta indovinata. Con questo non voglio dire che i sunniti siano il peggio ecc... è solo qualcosa che ho notato e nel contesto siriano. Grazie

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La Storia e la Cultrua del Medio Oriente, del Mondo Arabo e di quello Musulmano sono argomenti vasti e affascinanti, io li studio e li seguo da trenta anni e ogni giorno imparo cose nuove.
      Gli Sciiti non sono un gruppo monolitico, sono fratturati in tre grandi sottogruppi: I Duodecimani, gli Ismailiti e gli Zaidi, i quali riconoscono rispettivamente 12, 7 e 5 Grandi Imam.
      Gli Sciiti Duodecimani (specie gli Iraniani) possono sembrare molto 'rigidi' se uno pensa che hanno edificato uno Stato basato sulla loro religione, però sono molto meno arroganti di certi 'sunniti' (inquinati da wahabismo e ikhwanismo) che straparlano di "occupare Roma" e islamizzare qui e là, in generale gli Sciiti vogliono rimanere a casa loro e farsi gli affari propri, poi certo, in un paese dove sono maggioranza assoluta vorranno avere anche il controllo dello Stato (ma guarda caso in Iran le minoranze sono difese e hanno le loro prerogative e i loro diritti).
      In società multisettarie o multiconfessionali gli Sciiti si accontantano di vedere riconosciuti i loro Diritti e di partecipare alla vita pubblica, vedi il Libano, la stessa Siria, anche in Irak, una volta abbattuto il regime di Saddam che li opprimeva non si sono mica dati a perseguitare nessuno, nonostante la propaganda saudita...

      Elimina
    2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
    3. La ringrazio per la risposta molto esauriente. Effettivamente fino a pochi mesi fa avevo un'idea tutt'altro che positiva su Iraq ed Iran...specie perchè erano malvisti dagli USA e a noi raccontano solo ciò che pare a loro (NATO). La sua risposta però mi ha fatto capire che il mio ragionamento va nella strada giusta...ossia i paesi quali mi ha elencato quali Iran per esempio si fanno i fatti loro e non sono mai stati una minaccia per l'Occidente così come la Siria e diciamola tutta, sotto Assad ( che se non vado errato è alawita) da quello che so c'è anche una sorta di laicità e ad esempio i cristiani vivono protetti, cosa che è tutt'altro che vera con i terroristi, inoltre i paesi shiiti non hanno mire espansionistiche ma giustamente difendono i propri interessi, cosa lecita ma se nessuno li disturba non sono assolutamente pericolosi. L'ISIS poi guarda caso se non vado errato mi pare di averlo letto nel blog, è formata da seguaci di Saddam quindi... La ringrazio ancora per la delucidazione, mi appassiona molto avere notizie chiare sulla situazione in Siria ed in Iraq.

      Elimina
  11. Questo potrebbe significare anche che i wahabiti di casa saud stanno perdendo la presa sul Libamo, un pò come sta lentamente avvenendo in tutto il mondo islamico.

    RispondiElimina
  12. Come scrivevo prima, l'esercito del Libano del sud rifugiato in Israele ma dedito ora a fumentare disordini nei Paesi arabi attraverso i blog di lingua araba, ha condotto un attacco all'Arabia Saudita la settimana scorsa, invitando la popolazione con messaggi e discussioni insitenti ad uno sciopero generale per la giornata di domenica, leggo oggi che la missione è fallita per la particolarità del popolo saudita, tattica utlizzata in Egitto per far cadere Mubarak e in generale in tutte le primavere arabe, le fasi sono semplici alimentare odio verso chiunque fossi al governo attraverso dei blog o siti creati apposta, invito a scioperi e manifestazioni, droga ai manifestanti e soldi per i capi manifestazione, cecchini che sparano sia sui poliziotti che sui manifestanti, ed infine autobombe e guerriglia drogata, in pochi mesi lo stato è fallito, distrutto dal proprio popolo, sono le famose rivoluzione colorate di Soros, sapevo che l'arabia saudita era il prossimo obiettivo per far fallire tutti i Paesi del medio oriente, è il progetto Kivunim ragazzi

    RispondiElimina
  13. Quello che forse non tutti sanno è che secondo il piano Kivunim la Girdania sarà l'ultimo Stato da far fallire, per trasferire, durante il caos totale, tutti i palestinesi della Palestina e costruire finalmente il tempio in "pace" come più volte hanno dichiarato i fanatici sionisti

    RispondiElimina
  14. Grazie dott Kahani per aver ottemperato alla mia richiesta di delucidazioni sugli aggiornamenti in Libano! Sempre puntuale esauriente ed interessante!

    RispondiElimina