Siamo lieti di comunicare al nostro vasto e affezionato pubblico che l'impegno cinese a sostegno della Repubblica Araba di Siria non diminuisce, anzi, continua via via a crescere e ad intensificarsi in vista dell'avvio nel Paese di grandi opere di ricostruzione economica e infrastrutturale.
Damasco e Beijing hanno siglato un accordo per la fornitura alla Siria di oltre 4000 tonnellate di riso cinese, che verranno consegnate alla Repubblica Araba in varie 'tranches' (probabilmente tre o quattro) da 1000 a 2000 tonnellate.
E' una notizia che ci fa molto piacere registrare, anche perché questa testata online é stata la prima a segnalare come, pur molto sottotraccia, l'impegno cinese nei confronti della Siria sia sempre stato molto alto, probabilmente comparabile a quello iraniano (anche se meno visibile).
La Cina, per via della sua esperienza nella costruzione di infrastrutture in Paesi esteri, è molto probabilmente l'unico Paese in grado di avviare massicce opere di ricostruzione su vasta scala in Siria. Le distruzioni causate dalla guerra terrorista per procura, sono immani, e la Cina sarà l'unica ad assicurare una ricostruzione che sia ragionevoe nei tempi di attuazione. L'Iran e la Russia saranno presenti nel processo di ricostruzione, ma nessuno di questi due Paesi ha le capacità di costruzione della Cina. Nel continente africano, la Cina ha letteralmente trasformato molti Paesi, costruendo aree industriali, porti, aeroporti, ferrovie ad alta velocità, addirittura intere città completamente urbanizzate, contribuendo notevolmente alla crescita economica locale e all'aumento della propria influenza nell'area. Con l'impegno cinese, la ricostruzione in Siria potrebbe essere portata a termine in 5-6 anni, invece che un decennio come minimo. La Russia invece avrà un ruolo chiave nell'assistenza militare, e nell'importantissimo compito di bonifica da mine e ied disseminati un po' dappertutto.
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