L'Unità Nabil Masood, un gruppo scissionista delle "Brigate dei Martiri di Al-Aqsa", ha dichiarato in un recente comunicato che intende far pagare ai capi di Fatah che spadroneggiano sulla Cisgiordania la loro cooperazione nell'assassinio di Hassan al-Madhoun, membro della Resistenza di Gaza che rifiutava la politica di sottomissione agli israeliani e portava avanti la lotta con pochi compagni e il sostegno di alcuni membri dell'ala militare di Hamas.
Abbas nei panni di un settler ebreo fondamentalista, visto da Carlos Latuff.
Il gruppo, nello stesso comunicato, ha invitato i cittadini e soprattutto i giovani della West Bank a seguire l'esempio dei loro coetanei tunisini, egiziani e yemeniti e trasformare i prossimi giorni in altrettante vampate di rivolta e rabbia contro chi si lascia corrompere dalle lusinghe e sioniste e occidentali, tradendo il proprio popolo e la propria patria.
"Riteniamo Nasr Youssef, Samir al-Mashharawi, Rasheed Abu Shbak e Mohamed Dahlan pienamente responsabili per l'uccisione di Madhoun e d'ora in poi non vi sarà rifugio o santuario per coloro che hanno preferito cospirare col nemico a danno del fratello e del compatriota". Il gruppo ha altresì dichiarato che il missile sionista che uccise Madhoun all'interno della sua auto insieme a un membro delle Brigate Al-Qassam venne richiamato sul bersaglio da un cellulare modificato all'uopo, donatogli da un miliziano di Fatah che era entrato a far parte della "polizia dell'Anp".
Le Brigate dei Martiri di Al-Aqsa sono state pressoché sciolte da Fatah, che ne ha assorbito gli elementi più fedeli alla leadership di Abbas nella gendarmeria coloniale che controlla la Cisgiordania reprimendo la Resistenza e perseguitando i simpatizzanti e i membri di Hamas ivi residenti.
La madre del martire palestinese Hasan al-Madhoun, ucciso da un missile israeliano, ha reagito con disgusto e orrore alla rivelazione che, prima di muovere i loro costosi elicotteri "Apache" per uccidere suo figlio insieme a un rappresentante dell'ala militare di Hamas, i dirigenti sionisti avessero cercato di "subappaltare" l'assassinio ai loro fedeli 'ascari' di Fatah, la fazione palestinese che ha attualmente il controllo della Cisgiordania ma che, all'epoca dei fatti, manteneva una certa operatività anche nella Striscia di Gaza.
La richiesta venne fatta da Shaul Mofaz, all'epoca Ministro della Difesa dello Stato ebraico (carica che perderà con la sconfitta israeliana nella guerra contro il Libano del 2006), durante un round di colloqui sullo status dei Rifugiati palestinesi, che lo misero faccia a faccia con Nasr Youssef, allora Ministro dell'Interno dell'Autorità Nazionale palestinese.
Una tavola in quadricromia; l'unico posto dove dialoghi quale quello rivelato da Al-Jazeera dovrebbero avere diritto di cittadinanza.
La lettura degli excerpta della riunione é a dir poco scioccante e sembrerebbe quasi tratta da un dozzinale romanzo di spionaggio, se non fosse per il fatto che i suoi protagonisti erano persone reali che parlavano dell'omicidio di una persona reale.
Mofaz: "[…] Hassan Madhoun, conosciamo il suo indirizzo, e Rashid Abu Shabak lo conosce anche, perché non lo ammazzate? Hamas ha sparato razzi recentemente e questa é una sfida a voi e un avvertimento ad Abu Mazen...
Youssef: "Abbiamo dato istruzioni in merito ad Abu Shabak, sta preparando un'operazione".
Mofaz: "Lo avete già detto la volta scorsa che state preparando un'operazione, ma erano quattro settimane fa, e temiamo che Madhoun voglia colpire i varchi di Karni o di Erez; non é mica un membro di Hamas, potete ucciderlo quando volete!"
Youssef: "Stiamo valutando, la situazione é complicata, le nostre possibilità di agire sono limitate...e, inoltre, voi non ci avete ancora offerto nulla di concreto in cambio".
Mofaz: "Vabbé, ho capito, non siete in grado di fare quel che ci avevate promesso, ce la sbrigheremo da soli".
Uno dei particolari più rivoltanti é che, come sottolineato dalle stesse parole di Mofaz, Madhoun non era affiliato con Hamas, anche se a volte collaborava coi suoi rappresentanti (come confermato dall'uccisione di un ufficiale delle Brigate Al-Qassam colpito dallo stesso missile israeliano), ma era anzi affiliato alle Brigate dei Martiri di Al-Aqsa, un'organizzazione che faceva riferimento a Fatah...nella sua ansia di servire il "massah" sionista la combriccola di ascari guidata da Abu Mazen non ha remore a offrire i suoi stessi affiliati come vittime sacrificali al Moloch di Tel Aviv.
Umm Hasan, madre di Madhoun, ha avuto altri due figli e il marito uccisi dagli israeliani e, se per coloro che hanno straziato la sua famiglia e le carni delle sue carni può comprensibilmente provare risentimento e odio, per coloro che hanno cercato di "tirare sul prezzo" della morte di suo figlio non potrà certamente che provare un infinito, incancellabile disprezzo.