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domenica 3 febbraio 2013

Riprendono in grande stile in Siria le offensive dell'Esercito contro i terroristi mercenari! Coinvolte tutte le Province!

Dopo un periodo di assestamento, riordino delle fila e dei reparti, ripianamento delle perdite e ricostituzione delle scorte di materiali, l'Esercito siriano ha ripreso in grande stile le proprie operazioni contro i terroristi ancora presenti sul territorio nazionale, scatenando le proprie unità contemporaneamente in tutti i teatri operativi, in maniera di non dare ai mercenari wahabiti la maniera di ritirarsi verso una zona 'tranquilla' dove tentare di nascondersi e sottrarsi alla caccia.

Douma, Harasta, Erbeen e Beit Sahem nell'hinterland Damasceno sono state 'passate al pettine', con la cattura di pochi miliziani superstiti di precedenti battaglie ma soprattutto con il ritrovamento e il sequestro di numerose 'cache' di armi, esplosivi e munizioni, abbandonate dai loro proprietari terroristi durante la loro fuga dai dintorni della capitale, settimane fa, in occasione della grande controffensiva di Daraya.
Nell'Ovest del paese un grande scontro nei dintorni di Homs, nei pressi della cittadina di Houla, si é concluso con la vittoria dei militari regolari e l'abbattimento di dozzine di terroristi mercenari; operazioni ad ampio spettro sono tuttora in corso attorno a Daraa, vicino al confine con la Giordania, mentre operazioni di complemento continuano intorno a Deir Ez-Zour, vicino al confine con la provincia irakena di Anbar (dove si concentrano nostalgici 'saddamiti' ed estremisti qaedisti al servizio di CIA e Mossad) e anche attorno ad Aleppo.
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mercoledì 1 giugno 2011

Scandaloso! Israele ammette apertamente di preparare 'attacchi' e 'offensive' contro le prossime manifestazioni palestinesi!


L'Esercito e la polizia del Regime dell'Apartheid si preparano non soltanto ad usare la violenza e la forza militare contro i manifestanti e i dimostranti che il prossimo 5 giugno si raduneranno ai confini dello Stato ebraico per ricordare a Tel Aviv che, al di fuori delle muraglie di cemento, delle torrette dei cecchini, dei fili spinati e dei posti di blocco quasi cinque milioni di profughi palestinesi attendono di poter esercitare il loro sacrosanto e inalienabile "Diritto al Ritorno", ma stanno persino organizzando "attacchi" e "offensive" contro le folle disarmate che si pareranno loro di fronte, armate solo di coraggio e determinazione.

Queste sono le incredibili affermazioni che vengono dalla bocca di Yohanan Danino, ufficiale sionista che, senza rendersi conto di stare praticamente ammettendo la volontà di Israele di invadere Stati sovrani come il Libano, la Siria, la Giordania o l'Egitto parla quasi incoscientemente di "mosse preventive" e "infiltrazioni offensive" che le sue truppe si starebbero preparando a eseguire contro le prossime manifestazioni palestinesi.

Israele, ormai troppo abituato alle cambiali di impunità staccate con generosità a Washington da politici statunitensi ormai totalmente in balia e in ostaggio della potentissima "Lobby a Sei Punte" pensa di poter vedersi condonare ogni sorta di aggressione contro vittime civili, purché, naturalmente si tratti di "Untermensch" palestinesi; la reazione internazionale che lo investirà quando i suoi aguzzini in uniforme cerceranno di "infiltrarsi aggressivamente" in territorio straniero sarà un salutare memento del fatto che, anche per Tel Aviv, le azioni hanno conseguenze.
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