L'Arcivescovo di Sebastia per il Patriarcato ortodosso di Gerusalemme, Atallah Hanna, ha espresso la sua completa e incondizionata simaptia e solidarietà per la persecuzione a cui sta venendo sottoposto lo Sceicco Raed salah, capo della Fratellanza Musulmana in Israele, imprigionato senza motivo in Inghilterra per le pressioni della lobby sionista sul debole Governo di conservatori e liberali, incapaci di opporre la forza del diritto alle pressioni indebite di complici e sostenitori del Regime dell'Apartheid di Tel Aviv.
In una dichiarazione resa alla stampa l'Arcivescovo Hanna ha detto: "le azioni prese contro lo Sceicco Salah sono ingiuste e io e il mio Patriarcato le denunciamo e rigettiamo, mi occuperò il prima possibile di ottenere una dichiarazione di denuncia e solidarietà anche dagli esponenti della mia Chiesa a me superiori". Lo Sceicco Salah, ha inoltre dichiarato l'Arcivescovo: "difende Gerusalemme e il suo retaggio storico non solo per i musulmani, ma anche per i cristiani, é quindi una figura a cui ci sentiamo particolarmente vicini e debitori".
In una notizia correlata, inolte, il Segretario Generale dell'Organizzazione della Conferenza Islamica, Ekmeleddin Ihsanoglu, si é messo in contatto con il Governo britannico per garantire la correttezza del trattamento di Salah durante la sua (illegittima) detenzione in attesa del dibattimento del suo appello e della sua scarcerazione. Ishanoglu ha raccomandato ai britannici, una volta che sarà provata l'irregolarità dell'arresto di Salah, di lasciare che egli termini il suo giro di incontri e conferenze, a dimostrare che la Gran Bretagna é ancora la patria dell'habeas corpus e della libertà di espressione e non una provincia del Reame dell'Apartheid in vigore a Tel Aviv e nel resto della Palestina sotto occupazione sionista.
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