Il Ministro degli Esteri Siriano Walid Muallem si é incontrato negli scorsi giorni con i colleghi russo, iraniano, brasiliano e con il Segretario Generale della Lega Araba per discutere le maniere migliori di far procedere il meccanismo di riforme implementate dal Presidente Assad e come meglio combattere e contrastare i tentativi dell'imperialismo americano e dei suoi lacché europei di dividere e indebolire la nazione siriana attraverso le azioni di provocatori e terroristi.
Muallem ha annunciato che le riforme sociali, politiche ed economiche volute dal Presidente Assad sono state bene accolte dalla comunità nazionale e promettono un deciso rinnovamento dell'organizzazione dello Stato, per soddisfare le istanze progressiste e democratiche senza tuttavia mettere in pericolo l'autonomia e l'indipendenza del Paese. Il 'dialogo nazionale' si é diffuso dalla capitale Damasco in tutte le province e governatorati e porterà presto alla convocazioen di una simposio nazionale sulle riforme.
Molta gratitudine é stata espressa nei confronti di Sergej Lavrov per il deciso sostegno di Mosca al suo storico alleato siriano; da parte russa é stato ribadito l'interesse strategico alla sicurezza e alla stabilità di Damasco e l'intenzione di continuare il processo di coordinazione e consulto incrociato. Nelle stesso ore dell'incontro 'a cinque' l'agenzia stampa ufficiale SANA ha comunicato il sequestro, nella città di Homs, di un carico di armi destinate a terroristi e criminali che negli ultimi mesi hanno attaccato forze di sicurezza e militari: fra gli ordigni sequestrati si contano lanciagranate a razzo, bombe a mano, fucili d'assalto, pistole e migliaia e migliaia di proiettili.
I servizi segreti americani, israeliani e sauditi sono pesantemente coinvolti nel contrabbando di armi con le quali tentare di destabilizzare la Siria, come anche fascisti e falangisti libanesi, filo-sionisti e filo-imperialisti.
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