martedì 27 settembre 2011

Perdita di acque reflue in uno dei "Tunnel della Vita" che permettono a Gaza di sopravvivere all'assedio sionazista: un ferito e due dispersi!


Ancora una volta, nel giro di pochi giorni, uno dei tunnel di sopravvivenza che permettono al ghetto assediato di Gaza di resistere all'illegale e disumano assedio degli Shylock di Tel Aviv si é trasformato in una trappola mortale e, più passano le ore, più si affievolisce la speranza di recuperare i due lavoratori dispersi che sono stati letteralmente inghiottiti dall'ondata di acque nere che ha saturato il cunicolo ove stavano prestando la loro preziosa opera.

Le squadre di Difesa civile della Striscia, che intervenendo prontamente dopo l'allagamento sono riuscite a trarre in salvo un ferito, non hanno ancora gettato la spugna, come riferisce l'Alto Comitato per la Gestione dell'Emergenza; ma, ovviamente, l'esperienza insegna che più un lavoratore rimane disperso più aumentano le possibilità di ritrovarne solo il corpo.

Da quando il crudele assedio sionista ha iniziato a serrare la sua morsa su Gaza circa 160 lavoratori dei tunnel hanno perso la vita, mentre quasi 600 sono quelli rimasti feriti più o meno gravemente: tra essi non pochi i mutilati.
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