Un bimbo palestinese di otto anni é morto nella giornata di ieri dopo essere stato volontariamente investito da un colono ebreo degli insediamenti illegali che, come funghi velenosi, sono sorti in questi anni di "trattative" tra il regime dell'Apartheid e l'Anp della fazione Fatah tutto attorno alla città cisgiordana di Al-Khalil. La vittima, Fareed Jabir, stava camminando sul marciapiede di una via del quartiere di Buq'a, quando l'auto, condotta dal colono, é salita di proposito sulla sede pedonale per centrarlo, travolgendolo e lasciandolo esanime al suolo.
Trasportato immediatamente all'ospedale di Kiryat Arba il piccolo Fareed é stato quindi inviato d'urgenza all'Ospedale Hadassah, non appena i sanitari si sono resi conto della gravità estrema delle ferite riportate; fratture multiple scomposte, schiacciamento del torace, schegge d'osso negli organi e nel sangue. Purtroppo il cuore della giovane vittima ha cessato di battere poco dopo il suo arrivo all'unità di rianimazione.
"Pubblicità Regresso" di un autosalone israeliano, ispirata ai sempre più frequenti attentati contro Palestinesi da pirati della strada degli insediamenti. |
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