mercoledì 10 aprile 2013

F-18 Usa si schianta nel Golfo Persico mentre il Pentagono 'mette a terra' 17 squadriglie di aerei per tagli al bilancio!

Gli Stati Uniti d'America, esaurita definitivamente la loro "finestra di unipolarismo" dovuta alla dissoluzione dell'Unione Sovietica dal 1989-1991 (una fase di predominio internazionale durata a ben vedere solo un ventennio) si stanno avviando a un declino imperiale sempre più marcato mano a mano che le ristrettezze economiche impediranno alla Casa Bianca di mantenere rodato a sufficienza l'elefantiaco apparato militare esteso su quasi tutto il globo che già adesso, davanti agli impegni imposti da Obama per 'fare presenza' e non lasciare intuire all'opinione pubblica diffusa quanto esso si sia in effetti indebolito, comincia già preoccupantemente a scricchiolare e mostrare la corda.

Gli indizi sono già tutti "scritti sul muro" per chi abbia la conoscenza e la pazienza di riconoscerli e metterli in fila: tanto per cominciare nella giornata di ieri un F-18 'Super Hornet' si é schiantato sul ponte della portaerei 'Eisenhower' attualmente distaccata presso la Quinta Flotta di base in Barhein, nel cuore del corrotto emirato di Al-Khalifa, che rimane sul trono torturando e massacrando la propria popolazione in rivolta. Che un incidente del genere abbia colpito un apparecchio che, dopo il chimerico F-22, dovrebbe essere il più moderno nella linea di volo americana (l'F-18 'Super' infatti é un profondo redesign del normale 'Hornet' che secondo i pundit aeronautici dovrebbe contare come un modello a sé stante) é estremamente indicativo.

Mai comunque come l'annuncio dato di recente che il Pentagono metterà "a terra" almeno fino a Settembre 2013 ben 17 squadriglie dell'aviazione che, per effetto dei tagli "a cascata" risultati dal fallimento dell'Amministrazione Obama di scongiurare una volta per tutte la 'Fiscal Cliff' entro lo scorso mese di marzo hanno forzato alla cancellazione di ben 44.000 ore di volo d'addestramento necessarie a mantenere i Top Gun dell'USAF oltre la soglia minima di operatività.

I reparti colpiti saranno: una squadriglia di F-22, quattro di F-15, sei di F-16, tre di A-10 (di cui una sarà sciolta per sempre), due di bombardieri strategici B-1 e una di vetusti B-52. La situazione non é rosea nemmeno per i reparti restanti però molti dei quali per effetto dei tagli si vedranno degradare l'operatività da: 'Combat Mission Ready' a 'Basic Mission' (cioé da unità pronta per l'impiego bellico a unità in grado unicamente di compiere routinarie attività da tempo di pace).

Le squadriglie 'grounded' rimarranno a terra fino a settembre quando toccherà ai 'contafagioli' dell'Amministrazione cercare di mettere insieme le risorse necessarie (prendendole da dove?) per riattivare almeno una frazione dei reparti, altrimenti molti di essi rischiano di dovere essere sciolti.

2 commenti:

  1. Questo è quello che succede quando una nazione, in questo caso gli USA, deroga la gestione delle proprie finanze ad un istituto di credito PRIVATO, che obbliga lo stato a chiedere in prestito ogni singolo centesimo da questi strozzini banchieri, che manipolano l'economia per ricattare interi stati. Gli USA, non pagano il proprio debito dal 1837, lo rinnovano di continuo. Basterebbe che ogni stato avesse una sua moneta creata e gestita da una propira banca centrale, ed il debito non sarebbe un problema, ma il fatto di dover pagare miliardi di interessi a dei banchieri, senza avere la possibilita di intervenire, blocca qualsiasi riuscita di riforme economiche. Ed i politici americani lo sanno benissimo, ma stanno al gioco...

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  2. Se e' tutto vero (non ne dubito) ... che bella notizia!

    Complimenti alla redazione e mi scuso se mi firmo anonimo. (solo per incapacita' personali)

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