Anche la parte di Hamas che non ha abdicato alla Resistenza senza 'se' e senza 'ma' contro l'occupazione sionista, quella parte sana che sente profonda riconoscenza verso il Presidente Assad e l'ospitalità altruista e disinteressata offerta per ben tredici anni al Movimento musulmano, ai suoi leader e ai suoi quadri, quella parte che ha fatto buon uso delle armi siriane (e iraniane e di Hezbollah) nel corso dei giorni di guerra di inizio 2009 e di fine 2012, ha espresso severe parole di condanna per l'attacco aereo sionazista contro Damasco.
E' stato ovviamente Mahmoud Zahar, leader storico e co-fondatore di Hamas, oggi faro per l'ala non compromessa con il Qatar, con l'Arabia Saudita e con i viscidi e vergognosi "ratti" mercenari wahabiti attivi sul suolo siriano a prendere la parola definendo l'attacco di ieri "Una continuazione delle piratesca politica di terrore che Israele non ha mai smesso di perseguire da prima della sua fondazione a oggi".
Zahar ha proseguito il suo messaggio indicando ai popoli e alle dirigenze dei vari paesi arabi la necessità di mettere da parte ogni differenza settaria e politica e unirsi contro la minaccia sionista e imperialista, la quale in primo luogo cerca di inserire cunei e divisioni tra le varie anime del Mondo Arabo per poter continuare indisturbata le proprie violazioni e i propri abusi delle leggi e delle consuetudini della politica internazionale.
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