"Ho sempre creduto nella vasta e infinita capacità della nazione iraniana di raggiungere la grandezza, gran parte di questa capacità risiede nella sua prontezza a riconoscere e premiare diversi interessi e inclinazioni". Con queste parole degne di un grande statista Mahmoud Ahmadinejad ha accompagnato le congratulazioni inviate da settimo Presidente uscente della Repubblica Islamica Iraniana al candidato risultato vincitore delle elezioni presidenziali tenutesi ieri, Hassan Rohani.
L'eredità di grandezza e di successi in campo internazionale e interno che Ahmadinejad lascia a Rohani non sarà facilmente emulabile eppure, fidando sull'aiuto del Consiglio degli Esperti e della Guida Suprema, il nuovo Presidente dovrà portare avanti la politica iraniana necessariamente nel solco tracciato dal suo grande predecessore.
Anche l'Ayatollah Ali Khamenei, così come tutti i contendenti della competizione elettorale, hanno espresso le loro congratulazioni a Rohani augurandogli il massimo successo nel suo quadriennio presidenziale. L'Ayatollah Khamenei ha indicato come, di fronte alla campagna di fango e menzogne scatenata nelle settimane precedenti dai lacché dell'arroganza imperialista, il popolo iraniano, presentandosi a votare in percentuali impossibili da raggiungersi in qualsivoglia paese occidentale, abbia dato prova di maturità e compostezza.
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