Secondo quanto riportato dal sito-web 'Al Monitor' nove giorni fa un meeting d'urgenza sarebbe stato organizzato tra i leader di Hamas in Libano e i capi di Hezbollah su esplicita richiesta dei primi, scopo dell'incontro sarebbe stato il tentativo di convincere il Movimento di Resistenza sciita che Hamas in quanto movimento non ha una presenza armata in Siria a favore dei terroristi e che membri dell'organizzazione che abbiano eventualmente partecipato agli attacchi contro il Governo e la popolazione locale lo abbiano fatto su base strettamente individuale senza alcuna sanzione ufficiale di Hamas.
La riunione avrebbe avuto successo visto che, dopo avere analizzato a lungo le prove e i documenti forniti da Hamas, Hezbollah avrebbe 'congelato' l'ultimatum recentemente emesso in merito all'abbandono del Libano e avrebbe fatto circolare un documento ai propri aderenti e simpatizzanti (che sarebbe arrivato anche nella redazione del quotidiano libanese 'Al-Akhbar') invitandoli a interrompere denunce e attacchi contro il movimento palestinese.
Di recente le Brigate Qassam avevano denunciato la linea pro-Ikhwan e anti-Assad adottata da certi dirigenti di Hamas, reiterando come l'aiuto siriano, iraniano e di Hezbollah aveva dato ad Hamas (e anche alla Jihad Islamica) le armi e l'addestramento per rispondere a tono all'aggressione sionista dello scorso novembre.
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